Attualità mercoledì 25 marzo 2015 ore 16:11
Il porto di Livorno ha un nuovo piano regolatore
Il consiglio regionale ha approvato all'unanimità i nuovi strumenti urbanistici. In programma lavori per 644 milioni di euro per rilanciare l'attività
FIRENZE — “Si tratta di un atto importante e impegnativo anche dal punto di vista economico – ha commentato il presidente della commissione mobilità e infrastrutture Fabrizio Mattei (Pd) illustrando il piano in aula – 644 milioni di euro in gran parte provenienti da finanziamento pubblico. Un provvedimento che renderà Livorno competitiva con altri scali e porterà un notevole aumento dei traffici marittimi e benefici economici per tutto il territorio circostante e per l’Italia centrale”.
Mattei ha ricordato che tra gli obbiettivi dell’accordo di pianificazione c’è quello di “riordinare, dopo 50 anni, il porto esistente, ampliarlo verso il mare con la Piattaforma Europa e realizzare nuove infrastrutture in grado di accogliere portacontainer con pescaggi importanti per soddisfare la tendenza verso il ‘gigantismo nautico’”.
Fra i lavori in programma, lo spostamento della darsena petrolifera verso una zona interna per ridurre i rischi; la realizzazione di una piccola darsena destinata ai traffici fluviali; l’ampliamento del molo Italia; la realizzazione di protezioni marittime di ingresso al porto; il potenziamento delle infrastrutture viarie e ferroviarie di collegamento tra porto e territorio.
La valutazione ambientale si è occupata anche di aree sensibili come il parco dei cetacei e il parco di Migliarino mentre i materiali di dragaggio saranno utilizzati per installare impianti alimentati da fonti di energia rinnovabil
“Si conclude un iter venuto da lontano – ha detto Marta Gazzarri, capogruppo del Popolo toscano – l’ultimo piano approvato risale al 1953. Questo piano è importante non solo per Livorno, ma per tutta la Toscana”.
Voto favorevole anche da Nicola Nascosti (Forza Italia) che ha sottolineato “l’importanza del piano per lo sviluppo di tutta la Toscana”.
“Questo piano è necessario per lo sviluppo del porto, importante motore economico e produttivo per l’export di Livorno - ha commentato il consigliere regionale Marco Ruggeri (Pd) - Si predispone una nuova struttura in grado di affrontare la crisi di Livorno e di aprire la città al mercato, rendendola competitiva”. “È giusto – ha aggiunto Ruggeri - che la Regione investa per modificare l’accesso al porto, mettendolo in sicurezza e per costruire la nuova darsena con fondali profondi per accogliere navi sempre più grandi”.
“Sono contento che oggi si voti il piano regolatore portuale di Livorno – ha detto il consigliere Marco Taradash (Ncd) – era necessario per restituire dinamicità all’economia”. “Blocchi di potere hanno tenuto fermo il piano e non hanno consentito a Livorno di aprirsi alla competitività finché quel partito, il Pd livornese, è stato sconfitto e c’è stato un ricambio”. “L’ampliamento del porto – ha concluso Taradash – era necessario già 20 anni fa, oggi abbiamo intrapreso la strada giusta”.
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