Cronaca sabato 09 marzo 2019 ore 17:00
La professoressa dice sì all'esame del dna
La donna ha avuto un figlio da un allievo a cui dava ripetizioni. I due si conoscevano da tempo. Relazione interrotta dalla denuncia dei genitori
PRATO — Nega ogni addebito e ha ccettato di sottoporre se stessa e il figlio minore all'esame del dna l'insegnante di 35 anni indagata per aver avuto una relazione anche di tipo sessuale con un allievo che oggi ha 14 anni e che potrebbe essere il padre del neonato. La donna é sposata e giá madre di un altro bimbo. L'accusa ipotizzata dalla procura, al momento, è atti sessuali con un minorenne (vedi qui sotto l'articolo collegato).
A rendere nota la disponibilità della docente al prelievo del dna è stato l'avvocato Mattia Alfano, al quale la donna si è rivolta ieri pomeriggio quando la polizia ha bussato alla porta di casa sua per una perquisizione. Quando se ne sono andati, gli agenti hanno portato con sè il cellulare e il pc dell'indagata, posti sotto sequestro.
Sono stati i genitori dell'adolescente a presentare querela alle forze dell'ordine quando sono venuti a conoscenza che il figlio potrebbe essere il padre del bambino partorito pochi mesi fa dall'insegnante di inglese, amica di famiglia.
L'avvocato dell'indagata ha precisato che la sua cliente e l'adolescente non frequentano la stessa scuola e che il loro rapporto "si è sviluppato al di fuori del contesto scolastico, per una conoscenza pregressa", ovvero antecedente all'inizio delle lezioni di ripetizione. "Si conoscono da molto tempo" ha dichiarato l'avvocato Alfano.
Il prelievo per l'esame del dna è già stato eseguito e gli accertamenti sono in corso.
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