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Cronaca mercoledì 24 aprile 2024 ore 09:40
Risse fra bande, 24 minorenni indagati
Sono tre gli scontri con spranghe, tirapugni e martello contestati ai giovanissimi, alcuni dei quali si allenavano ai pestaggi e alle aggressioni
PRATO — Tubi di ferro, tirapugni e forse anche un martello nelle risse fra bande di minorenni di nazionalità italiana e cinese nel corso delle quali, in una circostanza, due ragazzini rimasero feriti, uno con frattura della teca cranica: per i fatti adesso 24 giovanissimi risultano indagati per rissa continuata e lesioni personali aggravate dopo le indagini condotte dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Prato e dalla squadra mobile della questura pratese.
Proprio Prato è stata infatti teatro dei fatti avvenuti nel Febbraio 2023. Il più grave il giorno 21 nei giardini di via Colombo. E' qui che due ragazzini furono costretti a ricorrere alle cure dell'ospedale. Mentre uno se la cavò con qualche punto di sutura alla testa, l'altro subì la frattura della teca cranica e venne operato d’urgenza la mattina seguente presso l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze in un intervento che si rivelò risolutivo.
Le indagini, coordinate dalla procura minorile, hanno comportato l'esame dei filmati ripresi da telecamere pubbliche e private, perquisizioni personali e domiciliari, l’acquisizione di materiale informatico tratto dai cellulari degli indagati fra chat e immagini e l’audizione di molteplici persone informate sui fatti.
Ne è risultato che a confrontarsi erano due fazioni composte una da minorenni di nazionalità italiana, l'altra da giovanissimi di nazionalità cinese. Tre gli episodi ricostruiti e contestati, avvenuti tra il 20 e il 21 Febbraio 2023 sempre nel pomeriggio. Oltre ai feriti di cui sopra, in una delle risse anche un altro minore rimase ferito con contusione facciale.
Le indagini hanno inoltre svelato che, nell’ambito della fazione di nazionalità cinese, un gruppo di minori era dedito al compimento di veri e propri pestaggi ai danni di coetanei allo scopo di esercitare una sorta di predominio territoriale. In particolare, i carabinieri hanno ricostruito quattro violenti pestaggi, di cui i minori coinvolti conservavano traccia in messaggi e video nei loro telefoni.
Sono stati anche acquisiti elementi che indicano come questi minori avevano organizzato vere e proprie sessioni di allenamento alla lotta fisica, per meglio prepararsi alle aggressioni.
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