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Attualità lunedì 02 dicembre 2019 ore 18:00

Strage dei cinesi, dal 2014 tredicimila controlli

A sei anni dal rogo che uccise sei operai cinesi, il progetto regionale "Lavoro Sicuro" ha portato più della metà delle aziende a regolarizzarsi



PRATO — Nel sesto anniversario del terribile rogo che il 1 dicembre 2013 costò la vita a sette operai cinesi nella "Teresa Moda" di via Toscana a Prato, si è fatto il punto dei risultati ottenuti fino a oggi dal progetto "Lavoro Sicuro" avviato dalla Regione Toscana per contrastare il mancato rispetto delle regole nelle aziende, in particolare cinesi.

Nel corso della giornata ospitata nel salone consiliare del Comune di Prato, il direttore del Dipartimento della Prevenzione della Asl Toscana Centro Renzo Berti ha ricordato che da allora sono state controllate oltre 13mila aziende e che, soprattutto, i controlli a tappeto hanno portato nell'arco di sei anni molte aziende a regolarizzarsi: nel 2014, infatti, il 30,2 per cento delle aziende era in regola mentre ora si è passati al 56,1 per cento. Calano anche le notizie di reato. Le carenze igieniche riscontrate nelle ispezioni sono passate dal 20,7 per cento al 5,6 per cento. 

Le sanzioni finora comminate ammontano a oltre sedici milioni di euro. Ma, è stato spiegato, l'obiettivo non è tanto quello di sanzionare quanto quello di garantire il rispetto delle regole e della sicurezza sul lavoro per evitare future tragedie. Qualcosa, lo ha confermato anche il console Yan Jinlin nel suo discorso, ora sta davvero  cambiando. 


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