Politica martedì 16 dicembre 2014 ore 11:35
Regionali, la lunga corsa per un seggio
Tra la sfida interna al Pd, i dubbi di Forza Italia e le autocandidature a 5 stelle ecco i nomi dei possibili protagonisti. Cominciando da Pisa
PISA — La lunga corsa verso le regionali del 2015 è partita. E nella geografia toscana la sfida della circoscrizione di Pisa sarà una di quelle che promette di regalare gli spunti più interessanti.
In cima a tutto c'è la candidatura bis del presidente uscente Enrico Rossi. Un pro forma, pareva fino a qualche settimana fa, diventato un po' meno scontato alla luce delle crescenti tensioni interne al Pd. Se da un lato, infatti, i civatiani hanno iniziato la raccolta firme a sostegno della candidatura alternativa di Luciano Modica (pisano anch'egli, seppur d'adozione) per far svolgere le primarie interne ai democratici, dall'altro l'assemblea regionale che dovrà ratificare la ricandidatura del governatore uscente o dare il via alla competizione interna è slittata (causa frizioni romane) all'inizio del prossimo anno.
E assai interessante sarà la corsa per un posto in consiglio regionale. A meno di clamorose sorprese, e analizzando lo scenario emerso dalle ultime elezioni, dovrebbero essere quattro i seggi in ballo a livello provinciale. In caso di vittoria del centrosinistra, tre dovrebbero essere quelli che andranno al Pd e uno alla prima forza della minoranza, in linea teorica Forza Italia o Movimento 5 Stelle .
Manco a dirlo, la sfida più accesa sarà quella interna ai Democratici. Otto i nomi che gli elettori troveranno prestampati sulla lista, equamente divisi tra uomini e donne.
Il puzzle non è ancora completo né definitivo, ma intanto il primo ad ufficializzare la sua candidatura è stato il presidente uscente della Provincia Andrea Pieroni, supportato dall'area lettiana. Poi ci sono i rappresentanti delle altre anime del partito, con l'attuale minoranza che punta sul territorio pisano per confermare il suo peso a fronte del rischio, però, di spartire pericolosamente i voti tra il consigliere uscente Ivan Ferrucci e l'attuale segretario provinciale Francesco Nocchi. Il primo, che conta sul sostegno di diversi sindaci della Valdera, da capogruppo Pd ha svolto un grande lavoro in consiglio e contribuito all'accelerata nell'approvazione di leggi e provvedimenti della giunta Rossi, mentre il secondo mira a rappresentare la parte più a sinistra del Pd contando sulla “sponsorizzazione” dell'ex ministro Carrozza prima e dell'ex sindaco Fontanelli poi. Una vicinanza al vecchio “apparato” che qualcuno non vede di buon occhio al pari della sua recente partecipazione alla manifestazione contro il Jobs Act che, sebbene motivata da un lungo post su Facebook, ha fatto storcere la bocca a più di un iscritto, anche nella stessa minoranza. Chi punta ad approfittare di questa situazione potrebbe così essere Antonio Mazzeo, ex consigliere comunale, attuale responsabile organizzazione regionale del Pd e “renziano” della primissima ora che dovrebbe chiudere il quartetto maschile in virtù dell'intesa che sarebbe stata trovata con Federico Gelli che aveva inizialmente avanzato il nome di Massimiliano Sonetti, già vicesindaco di Pontedera. Mazzeo, che gode di un consenso piuttosto trasversale, guarda anche al mondo dell'imprenditoria (da cui proviene) e punta forte le sue carte sul rinnovamento e sulla vicinanza all'attuale premier e al gruppo dirigente del Pd nazionale.
Quanto alle donne (nella scheda sarà possibile esprimere due preferenze a patto che siano di generi differenti) la situazione sembra più in alto mare. I nomi che circolano, al momento, sono quelli della civatiana Cristina Conti , della renziana Patrizia Bongiovanni oltre all'ex assessore provinciale Miriam Celoni, l'ex presidente del consiglio comunale Titina Maccioni e la cuperliana Olivia Picchi che potrebbe optare per un “ticket” con Francesco Nocchi.
Nel centrodestra, invece, pochi nomi e poche certezze, anche alla luce dei pessimi risultati ottenuti da Forza Italia alle ultime elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria. Gli azzurri (che presenteranno comunque un listino a livello regionale) potrebbero puntare in provincia su Luca Cuccu , responsabile regionale dei giovani forzisti, sui consiglieri comunali Giovanni Garzella e Riccardo Buscemi o sull'avvocato Raffaella Bonsangue, vicecoordiatrice regionale del partito dallo scorso agosto e compagna nella vita e nel lavoro di Franco Mugnai, già senatore. Un nome, quello della Bonsangue, già noto a livello regionale perché proprio grazie al suo voto all'interno del collegio di garanzia statutaria della Regione fu respinto il ricorso contro la nuova legge elettorale toscana presentato da Ncd, Fdi, Udc e Prc.
Un quadro in cui giocheranno un ruolo non certo secondario anche i candidati del Movimento 5 Stelle. I pentastellati, che correranno con un proprio candidato da stabilire on line attraverso le Regionalie, si dicono convinti di poter essere la seconda forza in Toscana e anche a Pisa stanno raccogliendo le autocandidature tra cui poi potranno pronunciarsi via web i militanti. Il primo passo ufficiale è stata la cosiddetta “graticola”, appuntamento pubblico nel quale far conoscere i candidati, e che ha visto partecipare Emanuela Atzori di Palaia, Mario Cappelli di San Giuliano Terme, Davide De Soricellis, Irene Galletti, Pierluigi Pagnotta e Francesco Prestifilippo di Pisa, Catiuscia Leonardi di Capannoli e Michele Martini di Ponsacco.
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