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Attualità mercoledì 19 gennaio 2022 ore 12:45

La ferrofettelite, scienziato toscano scopre un nuovo minerale

La ferrofettelite
La ferrofettelite

E' rarissimo in natura ed è il centesimo minerale individuato dallo scienziato pratese Luca Bindi, docente dell'ateneo del capoluogo



FIRENZE — La ferrofettelite è già un minerale da record ed è il centesimo individuato da Luca Bindi, pratese, ordinario di mineralogia dell’Università di Firenze. Si tratta di un solfosale di argento, un sottotipo della già nota fettelite, da cui prende il nome. 

È stato scoperto in un campione di roccia estratto nella miniera di Odenwald in Germania e depositato nelle collezioni mineralogiche dell’University of Arizona Gem and Mineral Museum, da dove è stato inviato a Firenze perché venisse studiato da Bindi, lo scienziato italiano che ha individuato il numero più alto di nuovi minerali e fra i primi dieci ricercatori al mondo che hanno descritto nuove specie mineralogiche. 

A certificare la scoperta è stata poi l’apposita commissione dell’International Mineralogical Association, che lo ha approvato, affinché venisse inserito nella lista ufficiale dei materiali naturali conosciuti dall’uomo.

“Quando viene scoperto un materiale con una composizione finora sconosciuta e una nuova disposizione degli atomi nella sua struttura, allora siamo di fronte a un nuovo minerale - spiega lo stesso Bindi - La ferrofettelite è ovviamente un minerale molto raro e come sempre in questi casi verrà studiato per comprendere le sue caratteristiche e capire se la sua sintesi artificiale potrà portare a future applicazioni”.

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Bindi non è nuovo ai primati. Nella sua carriera ha descritto circa il 2% dei 5.700 minerali conosciuti in natura. La maggior parte dei nuovi materiali è stata scoperta nel prezioso patrimonio delle collezioni del Sistema Museale dell’Ateneo fiorentino, vero e proprio paradiso mineralogico con i suoi circa 50mila esemplari.

Al ricercatore spetta un ulteriore record: tra i 100 minerali da lui descritti ve ne sono 13 extraterrestri (quasi il 3% dei 470 scoperti), individuati in frammenti di meteorite, tra cui gli unici due quasicristalli naturali documentati in natura, la icosahedrite e la decagonite.


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