Attualità venerdì 14 agosto 2015 ore 10:35
Rigassificatore, dalla Regione nessuno stop

La giunta ha trasmesso al Ministero dell'Ambiente il parere del Nucelo regionale di valutazione in relazione ad alcune richieste di Olt Offshore
FIRENZE — Nessuno stop da parte della Regione al
rigassificatore Olt della costa di Livorno. In realtà, fa sapere la Regione, non vi è stata alcuna pronuncia regionale sull'attuale
attività del rigassificatore, che è in funzione al largo della costa
livornese dal dicembre del 2013.
L'atto della giunta regionale contiene invece un parere in relazione ad
alcune modifiche richieste nel maggio scorso dalla società Olt Offshore,
parere che la Regione ha girato al Ministero dell'ambiente cui spetta
la decisione finale.
Le modifiche richieste sono, in sintesi, finalizzate a poter far
attraccare sulla piattaforma navi metaniere di capacità più alta (fino a
180.000 metri cubi invece dei 155.000 attuali), ad aumentare il delta
termico dell'acqua necessaria alla rigassificazione (cioè la differenza
di temperatura tra l'acqua in entrata e quella in uscita per il processo
di rigassificazione); a una modifica del valore limite previsto per il
cloro allo scarico.
Nella relazione trasmessa al ministero, il nucleo regionale di
valutazione (di cui fanno parte dirigenti del settore ambientale della
Regione e di Arpat) esprime il suo circostanziato parere su ciascuno di
questi punti.
Sul primo (l'aumento di dimensione delle navi metaniere) si evidenzia
l'opportunità di verificare, mediante monitoraggio in atmosfera, le
concentrazioni degli inquinanti derivanti dalle attività a servizio del
terminale di rigassificazione sulle località costiere poste nel
territorio del Comune di Pisa.
Rispetto al secondo punto (superamento del delta termico da 4,6 a 6°) il
nucleo regionale di valutazione sottolinea come "le variazioni rispetto
al delta termico autorizzato producano effetti estremamente
circoscritti ad un'area prossima allo scarico e quindi sembrerebbero
estremamente limitati se non nulli".
Sul terzo punto, fermo restando che il valore richiesto corrisponde al
limite di legge fissato dal D.Lgs.152/06, si ritiene comunque opportuno
acquisire una valutazione degli effetti di tale variazione sull'ambiente
marino.
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