Il sindaco di Rignano e la chiamata dell'assessore

RIGNANO SULL'ARNO — Daniele Lorenzini, sindaco di Rignano, paese natale di Matteo Renzi e a tutt'oggi di residenza dei genitori dell'ex premier, ieri sera è stato ascoltato nella caserma dei carabinieri di Borgo Ognissanti, a Firenze, dai sostituti procuratori di Roma e di Napoli che indagano su alcuni appalti della Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana. Inchiesta in cui sono indagati per traffico di influenze illecite il padre di Renzi, Tiziano, e l'imprenditore suo amico Carlo Russo. Nella stessa indagine è indagato per un'altra imputazione, rivelazione di segreto d'ufficio, il ministro dello sport Luca Lotti. (vedi articoli collegati)

"Sono stato chiamato come persona informata dei fatti - ha raccontato il sindaco - e ho dichiarato quanto di mia conoscenza, in piena trasparenza e collaborazione".

Il primo cittadino ha reso noto di aver appreso solo oggi, dai giornali, delle telefonata ricevuta da Carlo Russo da Roberto Bargilli, amico di famiglia dei Renzi e nominato l'anno scorso proprio da Lorenzini assessore comunale ai lavori pubblici. Nella telefonata, intercettata, Bargilli invitava Russo a non telefonare nè mandare più messaggi "al babbo".

"Come sindaco di Rignano sull'Arno, lunedì mattina incontrerò Bargilli per avere dirette informazioni sull'accaduto - ha precisato il sindaco - riservandomi di prendere le necessarie decisioni affinchè la mia amministrazione possa operare con la trasparenza e la correttezza con cui governiamo dal 2012".

Roberto Bargilli è stato l'autista del camper di Matteo Renzi durante la campagna per le primarie del Pd del 2012.

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