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Attualità mercoledì 04 maggio 2022 ore 19:01

Autovelox, una raccolta firme contro la sanatoria

Una petizione in rete promossa da oltre 40.000 automobilisti italiani punta a contrastare la sanatoria sugli autovelox privi di omologazione



ROMA — I ricorsi contro le multe stradali sono all'ordine del giorno ma potrebbe saltare uno dei cavilli che fino ad oggi ha permesso l'accoglimento di numerose istanze: l'omologazione degli apparecchi.

Il prossimo decreto Infrastrutture in discussione in estate prevede una modifica del Codice della strada nelle parti in cui consente di rilevare le infrazioni attraverso dispositivi fissi non presidiati ma controllati a distanza e debitamente omologati. A risolvere l'annosa questione interverrebbe la parificazione dei termini omologazione e approvazione. La discussione è attesa a Giugno.

Molti misuratori di velocità in uso non sono omologati ma approvati. Il ministero delle Infrastrutture attraverso una serie di pareri ha ritenuto equiparabili i termini omologazione e approvazione ma i giudici hanno interpretato diversamente la norma accogliendo i ricorsi.

Nelle ultime ore una petizione contro la sanatoria lanciata in rete su Canghe.Org ha raccolto in poco tempo oltre 40.000 firme.

"Senza omologazione un dispositivo può rilevare una velocità errata, a discapito degli automobilisti che in ogni caso dovranno pagare multe salate elevate da autovelox sballati" si legge nel testo. 

Nel Settembre 2020 un intervento legislativo aveva fatto tribolare i consumatori toscani. La discussione era nata dalla sentenza del Giudice di Pace di Firenze su una multa elevata nel 2018 dall'autovelox del viale Etruria, annullata dal giudice di Appello con spese legali a carico di Palazzo Vecchio. Il tratto di strada non sarebbe stato idoneo, in base alla normativa vigente nel 2018, per ospitare l'occhio elettronico ed elevare la contravvenzione di 190 euro per sforamento dei 50 chilometri orari. La multa era già stata annullata dal Giudice di Pace con rimborso e spese a carico di Palazzo Vecchio per il contenzioso ma il Comune di Firenze ha fatto ricorso e la sentenza di Appello è arrivata dopo 3 anni.

Vincenzo Donvito, presidente di Aduc aveva commentato "A Settembre 2020, col decreto semplificazioni (120/2020), il legislatore ha dato una mano alle irregolarità fiorentine, e non solo. Invece di imporre ai Comuni di rivedere le installazioni, è stata cambiata la legge: autovelox automatici sono possibili in tutte le strade urbane... quindi anche in piazza Signoria. Il problema è stato quindi “risolto” facendo deroga alla sicurezza stradale".


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