Cronaca sabato 24 marzo 2018 ore 19:35
Chat e ricatti, l’estorsione sessuale è servita
Decine di denunce anche in Toscana da parte delle vittime di “sextortion”. Ventitre arresti. In Marocco la centrale dove finivano i soldi dei ricatti
ROMA — Inizia tutto con una richiesta di amicizia sui social network da parte di una ragazza tendenzialmente giovane e bella. Poi scattano le chat, le immagini e alla fine il ricatto: o paghi o tutto diventa di pubblico dominio.
Un cappio che si stringe sempre di più e che ha portato negli ultimi tre anni le denunce a crescere del 500 per cento. Ci sono anche le denunce c’è presentate dalle vittime toscane, 90 solo nella zona di Firenze, tra quelle che hanno portato a smascherare la rete messa in piedi tra Italia e Marocco dagli aguzzini della ‘sextortion’, l’estorsione sessuale.
In manette sono finite 23 persone. L’operazione che ha permesso di identificarle in Marocco, dove finivano i soldi delle estorsioni, è stata realizzata dlla Polizia italiana è dalla Gendarmerie Royale del Marocco.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI