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Cronaca mercoledì 07 giugno 2017 ore 14:49
Consip, Romeo e Gasparri alla sbarra il 19 ottobre
E' stato fissato per il 19 ottobre il processo a carico dell'imprenditore napoletano e del dirigente della Consip accusati di corruzione
ROMA — Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta di giudizio immediato presentata dalla procura per l'imprenditore napoletano Alfredo Romeo e per il dirigente della Consip Marco Gasparri, nell'ambito di un'inchiesta su un appalto da due miliardi e 700 milioni di euro bandito dalla centrale acquisti del Ministero dell'economia nel 2014.
Romeo è in carcere dal marzo scorso con l'accusa di aver corrotto il dirigente con centomila euro per ricevere informazioni utili sulle gare. L'imprenditore ha sempre negato ogni addebito pur ammettendo di aver versato importi molto più bassi a Gasparri per alcune consulenze. Quest'ultimo invece, venuto a conoscenza che gli uffici della società di Romeo era stato perquisiti, si precipitò insieme al suo avvocato dai pm romani e confessò di aver accettato denaro dall'imprenditore. Proprio per la collaborazione fornita agli inquirenti è sempre rimasto a piede libero.
L'inchiesta sugli appalti Consip prosegue sugli altri filoni di indagine in cui sono coinvolti personaggi eccellenti come il ministro dello sport Luca Lotti (accusato di rivelazione di segreto d'ufficio insieme ai generali dei carabinieri Emanuele Saltalamacchia e Tullio Del Sette), il padre del segretario del Pd Matteo Renzi, Tiziano (accusato di traffico di influenze illecite insieme all'amico Carlo Russo e all'ex parlamentare di An Italo Bocchino), l'amministratore delegato di Consip Luigi Marroni, testimone-chiave proprio in relazione alle accuse mosse a Lotti e a Renzi senior.
In giornata i titolari dell'inchiesta interrogheranno per la seconda volta anche il capitano del Noe di Napoli Giampaolo Scafarto, accusato di aver falsificato alcune parti delle informative trasmesse ai pm di Roma.
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