Covid, in Italia arretrano ricoveri e contagi

Una regione torna a classificarsi a rischio alto. I dati di monitoraggio nazionale della cabina di regia dell'Istituto superiore di sanità

ROMA — Arretrano ricoveri e contagi da Covid-19 in Italia, anche se una regione torna a classificarsi in fascia di alto rischio: è quanto emerge dal monitoraggio settimanale condotto dalla cabina di regia dell'Istituto superiore di sanità.

Nel periodo fra il 27 Gennaio e il 2 Febbraio 2023, l'incidenza settimanale è risultata in calo attestandosi a 58 ogni 100.000 abitanti contro il dato di 65 ogni 100.000 abitanti rilevato nella settimana precedente.

Diminuisce nel periodo 11-24 Gennaio 2023 anche l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici, che è stato pari a 0,68 (range 0,64-0,78), al di sotto della soglia epidemica anche nel range inferiore. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è invece in lieve aumento, ma rimane anch'esso sotto la soglia epidemica: Rt=0,78 (0,74-0,83) al 24 Gennaio contro Rt=0,70 (0,67-0,72) al 17 dello stesso mese.

Venendo alla situazione dei ricoveri, il tasso di occupazione in terapia intensiva è in calo: nella rilevazione del ministero della salute effettuata il 2 Febbraio è all'1,8% a fronte del 2,1% della medesima rilevazione giornaliera effettuata il 26 Gennaio. Quanto al tasso di occupazione in aree mediche, a livello nazionale scende al 5,8% (rilevazione ministeriale al 2 Febbraio) contro il 6,4% della rilevazione al 26 Gennaio).

Sui territori, questa settimana una Regione torna a classificarsi in fascia di rischio alto per molteplici allerte di resilienza, mentre due sono classificate a rischio moderato e 18 a rischio basso. Complessivamente, 10 fra Regioni e Province autonome riportano almeno una allerta di resilienza, mentre 6 ne riportano molteplici.

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