Attualità martedì 26 aprile 2022 ore 16:29
Epatite sconosciuta, avviato monitoraggio pediatri
Il ministro della Salute ha incontrato il presidente della Federazione italiana dei pediatri per fare il punto sulla situazione dei casi segnalati
ROMA — I pediatria di famiglia hanno attivato una rete di sorveglianza sul territorio nazionale per i casi di epatite sconosciuta, è quanto emerso stamani dall'incontro tra il ministro della Salute Roberto Speranza ed il presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri Fimp, Antonio D'Avino.
"Ho incontrato stamane i rappresentanti della Federazione Italiana dei Medici Pediatri - ha scritto sui social il ministro Roberto Speranza - La loro rete di prossimità è fondamentale per tutelare la salute dei più piccoli e assistere le loro famiglie. In questi giorni sono impegnati anche a monitorare eventuali casi di epatite acuta dei bimbi. L’Italia può contare in ogni momento sulla loro passione e sulla loro grande professionalità".
Si tratta di una forma acuta che non rientra tra i virus tipici dell'epatite A, B, C, D ed E. In tutto il mondo gli esperti stanno studiando le possibili ipotesi all'origine del virus, dalle mutazioni alle condizioni sanitarie e sociali che interessano i più piccoli.
In Italia sono stati segnalati 11 casi da Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto, soltanto 2 sono stati confermati. In un terzo caso, giudicato i medici hanno proceduto con un trapianto.
Nel mondo sono stati segnalati circa 200 casi secondo i dati forniti dal direttore del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, Andrea Ammon.
La patologia è stata segnalata per la prima volta nel Regno Unito all'inizio di Aprile e ad oggi sono 12 i Paesi che l'hanno rilevata.
Il Ministero della Salute il 23 Aprile ha inviato una circolare alle Regioni, alle strutture sanitarie ed ai medici nella quale si parla di parla di casi sporadici e sparsi.
Nella circolare si legge "Le autorità sanitarie che stanno indagando nel Regno Unito, dove si è verificata la maggior parte dei casi fino ad oggi, ritiene, sulla base delle caratteristiche cliniche ed epidemiologiche dei casi in esame, che una causa infettiva sia la più probabile, ed in particolare l’infezione da Adenovirus. Le infezioni da Adenovirus sono comuni e di solito provocano una malattia lieve, con sintomi simili al raffreddore, vomito e diarrea. La maggior parte delle persone infettate da un Adenovirus non presenta complicazioni. Gli Adenovirus non causano comunemente l'epatite, che è una complicazione rara, nota di solito tra gli individui immunocompromessi. Si potrebbe ipotizzare o la comparsa di una nuova variante in circolazione che causi una grave epatite nei bambini, o che una variante comunemente in circolazione stia colpendo soprattutto bambini più piccoli forse immunologicamente non protetti in relazione alla minore circolazione di Adenovirus durante la pandemia Covid-19".
Sempre nel documento a firma del direttore Giovanni Rezza si legge "Il network italiano, attivato dal 5 Aprile 2022 sull’evento con attività di monitoraggio globale (livello 1), dal 21 Aprile 2022, in seguito alla segnalazione di casi in Italia, ha intensificato le attività con un monitoraggio intensivo e capillare (livello 2) sul territorio nazionale. Il Network Italiano di Epidemic Intelligence ha prodotto il primo bollettino EBS “Focus epatite pediatrica”, che sarà costantemente aggiornato. E’ stata allertata anche la rete SEIEVA, già attiva presso ISS in coordinamento con i Referenti territoriali, per la raccolta dei dati epidemiologici e clinici delle epatiti acute che saranno trasmessi al Ministero della salute con cadenza giornaliera".
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