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Lavoro mercoledì 20 settembre 2017 ore 14:27

"Jindal interessato ad acquisire Aferpi"

foto Jindalsteelpower.com

Lo ha detto il governatore Rossi durante un incontro fra il ministro Calenda e i sindacati. il sindaco: "Progetto industriale entro il 31 ottobre"



ROMA — Nuovo incontro nella sede del Ministero dello sviluppo economico sul futuro dell'Aferpi di Piombino a undici giorni dalla scadenza di quanto previsto dall'accordo aggiuntivo sottoscritto a giugno fra l'amministratore straordinario della ex Lucchini e il gruppo algerino Cevital per presentare un nuovo piano industriale o per individuare un partner industriale come il gruppo indiano Jindal.

Presenti al confronto di oggi il ministro Carlo Calenda che otto giorni fa ha incontrato l'amministratore delegato di Cevital, il commissario dell'Aferpi Piero Nardi, i sindacati, il sindaco Massimo Giuliani e il governatore Enrico Rossi.

"Si è trattato di un incontro interlocutorio, ma il primo elemento positivo è che tutte le parti convengono sul fatto che l'imprenditore algerino Issad Rebrab sia inaffidabile - spiega Rosario Rappa, segretario nazionale Fiom Cgil.

Dopo l'incontro della scorsa settimana con l'amministratore delegato Aferpi, il ministro Carlo Calenda prevede di incontrare i vertici di Cevital e poi i sindacati per metà ottobre per fare nuovamente il punto della situazione.

"Ci è stato confermato che le imprese interessate allo stabilimento sono diverse, ancora però non si conoscono i loro piani industriali e quelli relativi alla salvaguardia occupazionale" sottolinea il segretario Fim-Cisl di Piombino Fausto Fagioli.

"Il Mise sta vagliando una rosa di compratori, tra cui il gruppo Jindal, interessati all'acquisto se Cevital dovesse risultare inadempiente -  ha detto il segretario nazionale Uilm Rocco Palombella.

"Il 31 ottobre deve essere il termine ultimo per definire finalmente la questione del progetto industriale siderurgico su Piombino - ha commenato il sindaco Giuliani - Per quella data si dovrà avere un gruppo che si farà carico di affiancare o subentrare ad Aferpi. Condividiamo la scelta del governo che attraverso l'accordo aggiuntivo è riuscito a monitorare le azioni della società rilevando numerose inadempienze. Sappiamo che ci sono trattative con alcuni gruppi industriali fra i quali anche jindal SW e British Steel. Per noi e per il governo è indispensabile conoscere i piani industriali per dare un giudizio sui potenziali acquirenti".

"A Piombino il bisogno di certezze diventa fortissimo - ha commentato il governatore - Io ho avuto modo di incontrare Jindal, che si è detto interessato all'acquisizione. Credo che chiunque sia l'eventuale subentrante la nostra attenzione debba concentrarsi sulle condizioni di gestione, sul piano industriale, sugli investimenti, ma soprattutto sull'aspetto occupazionale. Se dovessimo essere in presenza di un'offerta che prevede la possibilità di tornare a produrre acciaio, con le dovute cautele ed attenzioni dovremmo prenderla in seria considerazione".

Il presidente Rossi ha poi fatto un quadro della situazione complessiva del polo e del porto piombinesi, così da illustrare ai presenti la situazione, alla luce delle informazioni raccolte dalla Regione e degli studi effettuati.

"Ricordo - ha aggiunto il presidente Rossi - che abbiamo prospettive in sospeso con Bruxelles per ciò che riguarda l'accesso a finanziamenti comunitari e al fondo sviluppo e coesione. E anche nell'area portuale le prospettive sono buone, con Neri e S. Giorgio che dovrebbe a breve iniziare l'attività di demolizione e refitting, con buoni riflessi sull'occupazione. Abbiamo poi l'accordo siglato con General Electric che nel 2019 ultimerà la realizzazione della piattaforma di prova turbine. E anche il fondo da 40 milioni di euro di risorse Ue e ministeriali per agevolazioni alle piccole e medie imprese locali, sta andando bene. Meglio che a Livorno".

Enrico Rossi ha poi affrontato la questione della realizzazione del polo agroalimentare promessa da Rebrab e prevista dall'addendum entro il luglio 2018, affermando che lo studio commissionato dalla Regione all'Irpet, giudica il progetto non convincente, anche perché prevede investimenti superiori a quelli promessi nel settore siderurgico. Il presidente ha quindi aggiunto che, una volta realizzato l'escavo dei fondali a 20 metri, e permanendo l'inadempienza di Cevital, potrebbe essere rivista anche l'assegnazione delle aree portuali destinate alla piattaforma agroalimentare.


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