Attualità mercoledì 13 settembre 2023 ore 18:05
Tra le viti un esercito di lavoratori, il vino crea occupazione
In Toscana è un settore particolarmente sviluppato. Migliaia le figure impegnate dalla vendemmia all'osteria passando per le cantine e la vendita
ROMA — La vendemmia 2023 in Italia mette in moto un vero e proprio esercito del vino che conta 1,5 milioni di persone impegnate direttamente nei campi, nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche nelle attività collegate, dall’enoturismo alla cosmetica fino alle bioenergie.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti, e la Toscana conosce bene il sistema, in occasione della divulgazione delle stime a metà vendemmia di Assoenologi, Ismea e Uiv.
La produzione italiana – sottolinea la Coldiretti – è stimata intorno ai 43,9 milioni di ettolitri in calo del 12% rispetto al 2022, facendo entrare il 2023 fra i peggiori anni della storia del vigneto Italia nell’ultimo secolo insieme al 1948, al 2007 e al 2017. Il risultato è che per la prima volta dopo anni l’Italia – precisa sempre la Coldiretti – potrebbe non essere più il maggiore produttore mondiale di vino superata in quantità dalla Francia che dovrebbe produrre 45 milioni secondo l’ultimo bollettino del Ministero dell’agricoltura francese dell’8 settembre scorso. Una partita ancora aperta dopo che l’arrivo del sole nella prima metà del mese ha rappresentato una vera manna per la vendemmia. Intanto in Toscana il calo di produzione rilevato è pari al 20%.
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