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Attualità sabato 19 novembre 2022 ore 15:00

Messaggi ingannevoli su contratti luce, 7 società sanzionate dall'Antitrust

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Le sanzioni irrogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato ammontano complessivamente a più di 5 milioni di euro



ROMA — Ammontano complessivamente a oltre 5 milioni di euro le sanzioni irrogate dall'Antitrust a 7 società per messaggi ingannevoli rispetto ai contratti energetici, usati in promozione di offerte commerciali Enel tramite call center e segreterie telefoniche automatizzate in campagne rivolte a clienti appartenenti al mercato tutelato. 

A dare notizia del provvedimento è la stessa Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) secondo cui le società si sarebbero rese protagoniste di condotta aggressiva a causa delle insistenti e ripetute telefonate che diffondevano il messaggio preregistrato, anche dirette ai moltissimi consumatori che non avevano fornito un preventivo consenso ad essere contattati per finalità di marketing.

L’Autorità garante ha irrogato a Enel Energia Spa una sanzione amministrativa pari a 3.500.000 euro, a Conseed Srl e Seed Srl, in solido, una sanzione amministrativa pari a 1.000.000 euro, a Zetagroup Srl una sanzione amministrativa pari a 280.000 euro, a New Working Srl, Run Srl e Sofir Srl, rispettivamente, una sanzione amministrativa pari a 100.000 euro.

Il procedimento è nato a seguito delle segnalazioni dei consumatori che evidenziavano, si legge nella nota dell'Agcm, "l’ingannevolezza di un messaggio preregistrato diffuso da una sedicente segreteria telefonica di Enel e da operatori di call center, riguardante la data di cessazione del mercato tutelato, cioè del regime di maggior tutela del prezzo nel settore dell’energia per i clienti finali di piccole dimensioni". 

"Tale termine, attualmente previsto al 10 Gennaio 2024, era indicato dagli operatori come imminente o, comunque, di gran lunga anticipato rispetto alla data di cessazione effettiva. In alcuni casi - spiega l'Antitrust - il passaggio dal mercato tutelato a quello libero dell’energia è stato prospettato, contrariamente al vero, come obbligatorio. L’informazione ingannevole aveva lo scopo di indurre i consumatori a sottoscrivere un contratto sul mercato libero dell’energia con Enel".


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