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Attualità sabato 09 maggio 2020 ore 11:45

Covid fa paura e l'infarto uccide tre volte di più

malore

Lo certifica uno studio nazionale della Società Italiana di Cardiologia. Ricoveri più che dimezzati per paura del contagio soprattutto tra le donne



ROMA — Con l'attenzione concentrata, inevitabilmente, sul Covid e sul suo tasso di letalità (i morti ieri hanno superato i 30.000), il rischio è che risalga la mortalità causata da altre patologie finora sotto controllo. E' il caso, ad esempio, dell'infarto: secondo uno studio della SIC, la Società Italiana di Cardiologia, la mortalità ad esso legata è aumentata di tre volte rispetto all'anno scorso in seguito al deflagrare dell'emergenza Coronavirus. 

Da quanto emerge dalla ricerca, condotta nella settimana tra il 12 e il 19 marzo in 54 ospedali sul territorio nazionale, la mortalità per infarto è salita infatti dal 4,1 per cento al 13,7 per cento. Le cause sarebbero da far risalire alla paura del contagio che ha contratto del 60 per cento i ricoveri con la conseguente mancanza di cure e ha provocato un allungamento dei tempi del 39 per cento nel fronteggiare una patologia in cui la tempestività è determinante per salvare la vita dei pazienti. A ricoverarsi meno, a quanto pare, sono state in maggioranza le donne. 

Secondo lo studio, il calo dei ricoveri per infarto ha riguardato in modo omogeneo tutto il Paese da nord a sud, nonostante la maggiore concentrazione dei casi di Covid nelle regioni settentrionali. 

"Il calo più evidente - ha detto il presidente della Società italiana di cardiologia Ciro Indolfi - ha riguardato gli infarti con occlusione parziale della coronaria ma è stato osservato anche in ben il 26,5 per cento dei pazienti con una forma più grave d'infarto". 

E anche sul fronte dello scompenso cardiaco le cose non vanno bene: qui i ricoveri sono scesi del 47 per cento. 


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