Attualità lunedì 11 luglio 2016 ore 18:25
Mps sì, Banca Etruria no, risparmiatori infuriati
La possibilità che il governo Renzi intervenga per salvare il Monte dei Paschi sta scatenando la rabbia delle vittime del decreto salva-banche
ROMA — Aspettano i provvedimenti del governo. Aspettano ma nel frattempo la rabbia cresce. Sono i risparmiatori delle quattro banche 'azzerate' per decreto dal governo Renzi, Banca Etruria, Banca Marche, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti. Centinaia di correntisti che hanno rischiato di perdere i loro risparmi investiti in titoli a rischio 'a loro insaputa'. E che adesso attendono che il fondo interbancario creato per risarcirli diventi operativo, forse la prossima settimana.
Contemporaneamente però il governo sta lavorando anche a un intervento pubblico per salvare il Monte dei Paschi, precipitato in una nuova, profondissima crisi. E la disparità di trattamento fra la banca senese e gli altri quattro istituti sta scatenando l'ira delle vittime dal salva-banche.
"Molti risparmiatori vivono una situazione di ancora maggiore ingiustizia in queste ore, aspettando quello che succederà al Monte dei Paschi - ha spiegato la presidente dell'associazione delle vittime Letizia Giorgianni - L'intervento pubblico su Mps potrebbe preservare gli investitori come invece non è accaduto nel caso della risoluzione di Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti".
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