Cronaca martedì 29 agosto 2023 ore 12:50
Sextortion, dilagano estorsioni sessuali e ricatti online
La polizia postale mette in guardia e insegna a difendersi. Tutto inizia come un gioco, nel mirino finiscono in particolare gli uomini anche minorenni
ROMA — E' direttamente la polizia postale a lanciare l'allarme e mettere in guardia su un aumento significativo di casi di sextortion. Nel mese di Agosto sono state ricevute oltre un centinaio di segnalazioni, in danno di adulti e minori, quasi sempre di sesso maschile.
Si tratta di un fenomeno, come spiega la polizia, con un enorme potenziale di pericolosità perché agisce sulla fragilità delle vittime. "Quello che nasce come un gioco sessuale li trasporta in un incubo fatto di ricatti, continue richieste di denaro e minacce, da attuare con la diffusione sui social di immagini intime ottenute tramite live chat".
Ma ecco come agiscono i criminali della rete. Tutto inizia con qualche messaggio scambiato con profili social di ragazze e ragazzi gentili e avvenenti, apprezzamenti e like per le foto pubblicate. Si passa poi alle video chat e le richieste si fanno man mano più spinte.
Dopo aver ottenuto foto e video intimi cominciano le richieste – non troppo alte – di denaro, accompagnate dalla minaccia che, in caso di mancato pagamento, il materiale sessuale verrà diffuso tra tutti i contatti, gli amici e i parenti.
Le vittime, intrappolate tra la vergogna e la paura che le immagini intime possano essere viste dai loro contatti - dicono ancora dalla polizia postale - tendono a tenersi tutto per sé a non confidarsi con nessuno e, fin quando possono, a pagare.
Ma come difendersi? La polizia stila alcune semplici indicazioni:
- mai cedere al ricatto pagando le somme richieste. Non smetteranno di chiedere denaro e le richieste si faranno più insistenti.;
- non vergognarsi per aver condiviso immagini intime. Siamo di fronte a criminali organizzati che conoscono le curiosità e le fragilità delle vittime di questo tipo di reato;
- non cancellare i messaggi scambiati con gli estorsori, non chiudere i profili social su cui si viene contattati, ma conservare gli screen shot delle conversazioni, delle minacce e del profilo dell’estorsore;
- fare una segnalazione sul portale www.commissariatodips.it per chiedere aiuto: "insieme è più semplice risolvere questo tipo di problemi".
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