Attualità lunedì 01 dicembre 2025 ore 08:00
Telefono incandescente col telemarketing dall’estero

Fra truffe e spam, dopo il blocco anti-spoofing attivato dall’Agcom le attività moleste arrivano da oltre frontiera. I prefissi a cui fare attenzione
ROMA — Dall’estero con furore. Sì, con quell’impeto proprio dei call center pirata che muovono l’assalto col solito vituperato insistente e invadente telemarketing selvaggio. Da qualche giorno, anche in Toscana i telefonini squillano a più non posso da numeri di paesi stranieri. Truffe e spam sono i soliti, cambia però il prefisso che appare sul display.
Di preciso succede dal 19 Novembre scorso, data in cui l’Agcom - l’autorità garante per le comunicazioni - ha fatto scattare una sorta di tagliola a protezione della serenità collettiva in termini tecnici chiamata anti-spoofing. E funziona. Al punto che gli agenti delle telefonate moleste, che prima si nascondevano dietro numeri apparentemente italiani, adesso trovandosi bloccati si mostrano senza veli direttamente coi reali numeri di loro provenienza.
Beh, se la speranza di eredità favolose da qualche sconosciuto parente alla lontanissima appare da escludere, allora è meglio non ripondere perché sì, sono loro; sempre loro: call center pronti a proporre offerte farlocche, lavori zero impegno ma dai guadagni favolosi, investimenti finanziari capaci di trasformare ognuno in un nababbo, depuratori d’acqua magari vinti in fantomatiche estrazioni.
Ma perché chiamano dall’estero? E perché ora? E da dove, in prevalenza? Andiamo con ordine.
Anti-spoofing: che vuol dire?
Per spoofing si intende la condotta con cui, illegalmente, i molestatori telefonici di professione falsificano il numero che compare sul display di chi riceve la telefonata.
Il filtro attivato il 19 Novembre scorso dall’Agcom è un sistema che riconosce automaticamente se il numero esiste, presso quale operatore e se l’utente sta chiamando in roaming internazionale. Se manca anche solo uno di questi requisiti, la chiamata viene stoppata.
L’effetto è stato immediato e dirompente: l’Autorità ha fatto sapere di aver bloccato oltre 8 milioni di chiamate in tre giorni, tutte provenienti da finti numeri di cellulare italiani.
Così hanno aggirato il filtro
E però mai una gioia, perché a quel punto i call center pirata hanno banalmente rinunciato allo spoofing e adesso telefonano mostrando il reale paese di provenienza.
Certo, quando compare un numero con prefisso estero è più semplice decidere di non rispondere e magari bloccarlo. Resta il fastidio di doverlo fare.
In questi primi giorni di filtraggio, i prefissi stranieri più comuni da cui anche in Toscana è giunta una valanga di telefonate sono stati:
- +31 (Paesi Bassi)
- +34 (Spagna)
- +40 (Romania)
- +44 (Regno Unito)
- +46 (Svezia)
- +420 (Repubblica Ceca)
Come difendersi
Il precetto è sempre quello insegnato da nonne e bisnonne:mai parlare con gli sconosciuti. Dunque, se il numero chiamante non è in rubrica e non lo si riconosce, allora meglio non rispondere né richiamare.
Ma si può fare di più. Alcuni operatori consentono infatti di bloccare stabilmente cluster di numeri. Quelli internazionali sono tra questi. Certo è una misura adatta solo a chi non abbia contatti con persone all’estero, ma esiste.
C’è anche un possibile metodo fai da te: bloccare i numeri dalle impostazioni del telefono. Anche i prefissi possono essere stoppati, così da scansare l’intero sciame di chiamate moleste in arrivo da tale o tal altro paese.
E poi ci sono le app anti-spam. L’offerta sulle piattaforme è ampia, ma su questo è meglio documentarsi per evitare di incappare in app che rubano i dati degli utenti per poi rivenderli a terzi, rialimentando da capo il circuito del telemarketing selvaggio.
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