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Cronaca sabato 16 marzo 2024 ore 18:45

Ruba l'ambulanza, ci riprova e finisce in carcere

carabinieri

L'uomo era evaso dai domiciliari nella notte per sottrarre il mezzo di soccorso della Pubblica assistenza. Cinque giorni dopo l'ha fatto di nuovo



ROSIGNANO MARITTIMO — Era una notte di Febbraio, fra il 13 e il 14: un uomo sulla quarantina rubava l'ambulanza della Pubblica assistenza di Rosignano, dove erano intervenuti i carabinieri di Castiglioncello. Per attuare il furto l'uomo era evaso dagli arresti domiciliari, dove era stato ricollocato. Poi però, 5 sere dopo, era tornato alla carica: stessa ambulanza, stessa Pubblica assistenza. E a quel punto è finito in carcere.

A Febbraio i militari avevano ritrovato il mezzo di soccorso quella stessa a poca distanza dal luogo del furto. I militari erano giunti all’identificazione del presunto responsabile grazie anche alle testimonianze e ai filmati degli impianti di videosorveglianza presenti in zona.

L'uomo era stato denunciato sia per furto che per evasione, mentre l'ambulanza era stata recuperata e restituita.

Solo 5 giorni dopo, però, ecco la nuova evasione per tentare di appropriarsi una seconda volta della stessa ambulanza della Pubblica assistenza. Questa volta però il mezzo, posteggiato sul piazzale antistante la sede e pronto per l’impiego in emergenza, era stato chiuso in via cautelativa. Per maggiore sicurezza gli era stato posteggiato un altro veicolo a ridosso. 

Alcuni dipendenti in turno notturno hanno udito dei rumori provenienti dal parco mezzi e notato che l’ambulanza era stata messa in moto con la retromarcia innestata, pertanto si sono precipitati vedendo chiaramente colui che si trovava alla guida e riconoscendolo distintamente. L'ipotesi è che fosse ancora in possesso delle chiavi del mezzo già trafugate in occasione del primo furto. Vistosi scoperto, l'uomo si era dato alla fuga facendo perdere le tracce.

Ma i carabinieri sono risaliti a lui, dunque alla luce delle ripetute evasioni dai domiciliari e della contestazione dei reati di furto e tentato furto, per lui si sono aperte le porte del carcere delle Sughere a Livorno.


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