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Attualità mercoledì 22 maggio 2019 ore 13:30
La stretta di mano tra un uomo e un robot

Lo studio dell’Università di Siena sulla stretta di mano robotica premiato a Montreal alla conferenza internazionale Icra 2019
SIENA — Lo studio sulla stretta di mano tra uomo e un robot, condotto all’Università di Siena, è stato premiato a Montreal in una delle più importanti conferenze internazionali di robotica, la International Conference on Robotic and Automation (Icra). Il lavoro, pubblicato nell’articolo “The Role of Closed-Loop Hand Control in Handshaking Interactions” riguarda il sistema di controllo della forza di interazione durante una stretta di mano tra un essere umano e un robot, e ha ricevuto la nomination come finalista per il miglior articolo scientifico sul tema dell’interazione tra l’uomo e la macchina.
Gli autori dello studio sono Francesco Vigni, che ha collaborato al lavoro durante la sua tesi magistrale all’Università di Siena e attualmente è dottorando presso il TUM di Monaco di Baviera, Domenico Prattichizzo, professore di Sistemi Automatici e Monica Malvezzi, professoressa di Meccanica, entrambi del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e scienze matematiche dell’Ateneo senese, e Espen Knoop, ricercatore al Disney Research di Zurigo.
"La stretta di mano - sottolinea l'ateneo senese- è un’importante
interazione sociale, una comune forma di saluto in molte parti del mondo
e espressione di consenso e accordo in molti contesti sociali. Nella
robotica è possibile trovare vari esempi di strette di mano tra uomini e
robot o tra robot e robot, anche se nella maggior parte dei casi si
tratta di interazioni esemplificative, utili per mostrare diversi
sistemi robotici e mani antropomorfe. Non esistono ancora molti studi
quantitativi su questa interazione e non è facile descrivere ciò che
permette di definire una stretta di mano 'buona' o 'cattiva' ".
Il
lavoro presentato da Vigni, Knoop, Prattichizzo e Malvezzi ha
l’obiettivo di identificare quali sono i fattori del sistema di
controllo della forza con cui la mano robotica stringe quella umana che
rendono questa interazione più simile a una stretta di mano tra due
persone, e come è possibile regolarli per attribuire diversi tipi di
“personalità” al robot.
L’articolo è il frutto della collaborazione
tra il SIRSLab del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e
Scienze Matematiche di Siena, l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di
Genova e il centro di ricerca Disney Research di Zurigo.
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