Attualità venerdì 01 dicembre 2023 ore 15:30
Rigenerazione urbana, in tre anni 120 interventi
In un convegno è stato fatto il punto sul progetto di Toscana diffusa, di cui la rigenerazione è tassello basilare. Finanziamenti per oltre 50 milioni
STIA — Con 120 interventi di rigenerazione urbana finanziati nell'arco di tre anni per un investimento superiore ai 50 milioni, prende forma la Toscana diffusa sulla cui realizzazione è stato fatto il punto stamani a Stia, nell'Aretino, con il convegno “La rigenerazione urbana nella Toscana diffusa” organizzato dalla Regione Toscana.
Ad aprire i lavori è stato il presidente Eugenio Giani, seguito dagli interventi degli assessori Stefano Baccelli e Serena Spinelli che hanno rispettivamente la delega all’urbanistica e alle politiche sociali e abitative. In apertura è intervenuto Nicolò Caleri, sindaco di Pratovecchio Stia.
"La rigenerazione urbana - ha detto Giani - è una forma di appalto e lavoro pubblico nuova, che è cresciuta molto negli ultimi anni e che nel contesto dei lavori pubblici tiene insieme più aspetti e dimensioni: il parcheggio, il verde pubblico, la riqualificazione e ristrutturazione degli edifici intesi in modo organico. Un sistema che ha successo e funziona perché tutti i Comuni, in qualche modo, hanno bisogno di interventi di rigenerazione urbana. Pensate che sono 120 gli interventi finanziati con più di 50 milioni negli ultimi 3 anni. Abbiamo messo altri 10 milioni nel Fondo di sviluppo e coesione (Fsc)".
Baccelli ha sottolineato l’obiettivo della riduzione del consumo di suolo: "Abbiamo uno strumento normativo, formale, la legge 65 e il Piano paesaggistico. Abbiamo un sistema di monitoraggio accurato, sia dal punto di vista della pianificazione ma anche sotto l’aspetto monitoraggio effettivo attraverso strumentazioni efficaci come i rilievi satellitari. La rigenerazione urbana è il nostro strumento operativo e la nostra strategia è quella di mettere in campo più risorse possibili".
“La rigenerazione urbana - ha spiegato l’assessora Spinelli - contiene azioni e modelli strettamente connessi con un modello di sviluppo sostenibile e generativo di nuove opportunità per le persone e le comunità. Questo vale per le politiche abitative, dove la risposta al bisogno di alloggi deve passare per il consumo di suolo zero, ma non solo. Perché ridare nuova vita a uno spazio urbano porta con sé anche una rigenerazione del tessuto sociale e delle relazioni di comunità. Riguarda le nostre città e sempre di più anche in maniera diffusa, i comuni più piccoli e le aree interne e montane, dove gli interventi si connettono anche alle specificità e alle storie dei luoghi”.
I lavori
Dopo il convegno si è svolta la tavola rotonda con il direttore della direzione urbanistica della Regione Toscana Aldo Ianniello, gli assessori Stefano Ciuoffo e Leonardo Marras, il consigliere regionale e presidente della commissione aree interne Marco Niccolai, il consigliere del presidente Giani per le aree interne e montane e sindaco di Marradi Tommaso Triberti, il presidente Ance Rossano Massai e Bernardo Mennini, presidente de La Ferroviaria Italiana.
E’ poi intervenuto Andrea Gennaio, direttore Parco nazionale delle Foreste casentinesi, mentre il punto di vista dei Comuni è stato portato da Raffaella Mariani, delegata Anci Toscana a parchi, aree interne, servizi ecosistemici, acqua e sindaca di San Romano in Garfagnana.
Nell’arco della mattinata è stato anche affrontato il tema delle Comunità energetiche rinnovabili con Camilla Troilo, funzione promozione e assistenza alla Pubblica amministrazione del Gestore dei servizi energetici e l’importanza dell’efficientamento energetico degli edifici con Riccardo Marzi, vicesindaco del Comune di Sansepolcro.
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