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Attualità martedì 10 febbraio 2015 ore 14:00
Tagli uffici postali, la Toscana non si arrende
Slp-Cisl, Slc Cgil e UilPoste, chiamano alla mobilitazione i comuni e le comunità locali e chiedono un tavolo di trattativa con l'azienda
FIRENZE — Intanto il presidente della Regione Enrico Rossi l'11 febbraio incontrerà i comuni interessati dal taglio di Poste Italiane. Sono cento gli sportelli in via di chiusura o di razionalizzazione
Un taglio che andrà a colpire, con chiusure totali o parziali in clima di razionalizzazione, ben 100 uffici postali in Toscana e finirà per ricadere soprattutto sui centri più piccoli e le zone più disagiate andando a danneggiare i soggetti più deboli, a cominciare dagli anziani.
Piano presentato da Poste Italiane ai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, ma sul quale non è stato possibile neppure aprire un confronto, perché l’azienda si è limitata ad una semplice informativa. Per questo i sindacati chiedono un tavolo di trattativa con l'azienda.
Un piano pesantissimo dal punto di vista sociale e occupazionale che le organizzazioni sindacali non hanno intenzione di accettare e contro il quale lanceranno una grande mobilitazione, coinvolgendo anche i comuni e le comunità locali.
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