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Attualità martedì 28 luglio 2015 ore 17:52
Tonnellate di pesci morti in laguna, è calamità
Per colpa del caldo si sono persi 2000 quintali di pesce in tre giorni. Pronta la richiesta d'aiuto della Regione che vuole tutelare anche i pescatori
FIRENZE — Era da oltre 70 anni che la laguna di Orbetello non subiva un disastro simile. Secondo quanto raccontato dall'assessore regionale all'Ambiente Federica Fratoni, la temperatura dell'acqua in laguna avrebbe raggiunto una quota paragonabile solo a quella del mare tra la Libia e l'Egitto.
E visto che a pochi passi dallo specchio d'acqua che separa l'Argentario dalla Feniglia e da Ansedonia c'è una cooperativa di 100 pescatori che da anni vive proprio dei frutti della laguna, l'emergenza oltre che ambientale sta diventando occupazionale.
Ecco allora che stasera la giunta approverà la delibera per proclamare lo stato di calamità naturale nella laguna di Orbetello.
"Stiamo sicuramente sostenendo il Comune nella gestione di una fase non facile - ha spiegato l'assessore Fratoni -. La decisione assunta è stata quella di procedere all'operazione di insuflaggio per riportare l'ossigeno nell'acqua a livelli accettabili" ma questo anche a causa dell'intenso vento di scirocco che ha iniziato a spazzare la costa maremmana da sabato, non è bastato.
"Nei prossimi giorni - ha detto ancora l'assessore - in tempo reale convocheremo il comitato di sorveglianza insieme alla provincia e al comune in modo da fare il punto della situazione acquisendo le risultanze del comitato scientifico".
Intanto sono arrivati i primi dati: in tre giorni secondo il corpo forestale dello Stato sono morte 200 tonnellate di pesci a causa della mancanza di ossigeno nell'acqua, per un totale dei danni stimato in 15 milioni di euro.
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