Attualità sabato 08 febbraio 2025 ore 16:29
Toscana a tavola, vola la Dop economy

Grosseto, Siena e Firenze guidano la classifica regionale stilata da Coldiretti: "Balzo in avanti ma non per tutti i prodotti"
TOSCANA — La Dop economy del cibo fa un nuovo balzo in avanti sfiorando quota 200 milioni di euro (+7,4%). A guidare la classifica regionale sono, in ordine, le province di Grosseto, Siena e Firenze.
Lo rileva Coldiretti che, in occasione dell’apertura del salone della Dop Economy a tavola a Taste 18, alla Fortezza da Basso, ha stilato la classifica dell’impatto economico delle indicazioni geografiche nelle singole province toscane. Un paniere tra i più apprezzati al mondo che posiziona la Toscana al nono posto a livello nazionale con 32 prodotti con il bollino.
A guidare la classifica è Grosseto. L’impatto economico delle sue produzioni Dop e Igp vale 48,1 milioni di euro, in crescita del 20,5% rispetto ad un solo anno prima: un salto in avanti che vale il gradino più alto del podio superando di slancio Siena con 42,9 milioni di euro (+6,6%) e Firenze con 30,2 milioni di euro (16,16%) secondo i dati del rapporto Qualità-Ismea. Ai piedi del podio si posizionano al quarto gradino Arezzo con 27,8 milioni di euro (-6,1%) mentre al quinto Pistoia con 10,9 milioni di euro che ha registrato la maggiore crescita tra tutte le province toscane (+30,8%). Poi troviamo al sesto Pisa con 9,2 milioni di euro (+6,5%), Massa Carrara che perde due posizioni (-29,3%) al settimo con 8,5 milioni, all’ottavo Prato con 6,8 milioni di euro (-12%). Chiudono la classifica al nono posto Livorno con 4,9 milioni di euro (+19,9%) e Lucca con 2,7 milioni di euro (+18,2%).
Il comparto cibo della Dop Economy vola ma non per tutti i prodotti. A trainare la Dop Economy del cibo regionale ci sono i prodotti a base di carne come il prosciutto Toscano Dop, la Finocchiona IGP, il lardo di Colonnata IGP e la Mortadella di Prato IGP il cui impatto complessivo raggiunge i 58 milioni di euro, il 30% dell’intero valore di tutte le IG food, e i formaggi, principalmente il pecorino Toscano Dop che ha visto crescere il valore al consumo nell’ultimo anno del 35% malgrado la contrazione della produzione certificata (-4,9%).
Con 43 milioni di euro di valore alla produzione i cantuccini toscani Igp sono di gran lunga il prodotto della pasticceria più in salute con 43 milioni di euro di valore alla produzione. L’olio toscano Igp rappresenta invece per volumi e valori la prima indicazione tra gli extravergini regionali IG, il secondo a livello nazionale, con un valore alla produzione di 26 milioni di euro (+50%).
Con 10 mila aziende zootecniche, la Toscana vanta un ruolo di primo piano anche nel settore delle carni fresche IG con circa 20 milioni di euro di valore 3 dei quali provenienti dalla cinta senese Dop. Nella top ten dei prodotti a livello nazionale che contribuiscono al valore economico delle indicazioni geografiche regionale del settore cibo, troviamo il pane toscano Dop con 2,6 milioni di euro, i ricciarelli di Siena Igp con 2,3 milioni di euro e il panforte di Siena Igp con 1,9 milioni di euro.
C'è poi il “caso” del pecorino delle Balze Volterrane Dop, oggi prodotto da un solo casaro. Un prodotto "Mai così a rischio estinzione - sottolinea Coldiretti Toscana- a causa delle predazioni che stanno facendo sparire, insieme ai greggi, gli allevatori che ne custodiscono i segreti".
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