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Attualità lunedì 20 ottobre 2025 ore 12:25
Smog e trasporti talloni d'Achille della sostenibilità
Le città toscane arretrano nei parametri virtuosi dell'ecosistema urbano esplorati da Legambiente nel suo rapporto annuale. Ecco luci (poche) ed ombre
TOSCANA — Città toscane sempre meno sostenibili, con zone che sono proprio le 'Pierine' d'Italia in alcuni dei diversi parametri presi in esame nel rapporto di Legambiente dedicato agli ecosistemi urbani.
Qualche esempio? L'inquinamento: per polveri sottili Lucca, Pistoia e Siena sono fra le città maglia nera a livello nazionale, così come lo sono per presenza di ozono Livorno, Massa, Prato e ancora Siena.
Ancora Massa sfigura per livelli di dispersione della rete idrica e produzione di rifiuti urbani che è tallone d'Achille anche per Pisa, mentre Grosseto è fra le città medie con offerta di trasporto ritenuta fra le peggiori dello Stivale.
C'è anche qualche punta d'eccellenza, però, a tenere alti i vessilli toscani entro un contesto diciamo non proprio dorato: Arezzo è ad esempio fra le migliori città italiane per consumi idrici domestici, mentre Lucca è promossa per la presenza di isole pedonali e Livorno passa l'esame per livelli di dispersione idrica nella rete. Per offerta di trasporti, Pisa svetta fra le città di medie dimensioni e Siena fra le città piccole.
In generale, comunque, lo studio ravvisa un arretramento generalizzato della situazione nelle città italiane. Il 100% del punteggio resta un miraggio, ma rispetto al report dello scorso anno adesso nessuna città tocca neppure l'80%. Di seguito ecco la classifica coi punteggi ottenuti dalle città italiane. Evidenziate dal quadretto verde quelle toscane.
Come si vede, per trovare una traccia di Toscana bisogna scendere fino alla 21a posizione occupata da Firenze (punteggio 63,75%), e il secondo piazzamento di livello regionale è per Pisa (27° posto, 62,93%) seguita da Livorno (28° posto, 62,60%). Maglia nera toscana è Pistoia al 90° posto (43,58%).
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