Attualità giovedì 25 luglio 2024 ore 13:39
Due nuove zone a protezione speciale nei mari toscani
La proposta di deliberazione che designa due nuove zone "Zps" è stata approvata a maggioranza dal Consiglio regionale
TOSCANA — Il Consiglio regionale dà l'ok a due nuove zone marine di protezione speciale. L'assemblea, con il voto favorevole della maggioranza e del Movimento 5 Stelle, ha infatti approvato la proposta di deliberazione che designa due nuove Zps.
Si tratta, come spiega una nota del Consiglio, della Sic-Zps Tutela del Tursiops truncatus, che coincide con l’omologo sito di interesse comunitario istituito a inizio 2020 in un'area dove si registra una particolare concentrazione di questa famiglia di delfini, e la Zps Area marino – costiera della Maremma, che comprende la fascia di mare prospiciente la Maremma nel tratto compreso fra la foce del fiume Bruna ed il confine con il Lazio, un'area che si estende verso il largo di 1,5 miglia nautiche calcolate dalla linea di costa.
L'ordine del giorno è stato approvato a maggioranza: a favore Pd, Italia Viva e Movimento 5 stelle; contrari Lega, Fratelli d’Italia e gruppo Misto – Merito e Lealtà.
Le zone di protezione speciale sono previste e regolamentate dalla normativa comunitaria, come ha ricordato la Presidente della commissione Territorio, ambiente, mobilità, infrastrutture Lucia De Robertis (Pd). "Hanno l’obiettivo di garantire la sopravvivenza dell’avifauna selvatica a rischio. La finalità dell’individuazione di queste due nuove aree di protezione speciale - ha spiegato De Robertis- è, pertanto, quella di salvaguardare specifiche e importanti aree di alimentazione per le popolazioni delle specie avifaunistiche 'berta maggiore' e 'berta minore', lì riscontrate da Ispra, Arpat e Cot (centro ornitologico toscano)”.
“L’incremento delle Zps marine nella nostra regione - prosegue De Robertis- è funzionale al superamento della messa in mora dell’Italia, avviata dalla Commissione europea in relazione alla direttiva Habitat per i siti Natura 2000, specificamente per l’inadeguatezza dell’elenco di quelli di importanza comunitaria, riguardante proprio le zone di protezione speciale”.
“Tale funzionalità era stata rilevata dalla direzione generale del Patrimonio naturalistico e mare del Ministero dell’Ambiente, con lettera inoltrata alla Regione nel luglio 2023. Sul provvedimento la Giunta regionale ha attivato, nel febbraio scorso, il tavolo di concertazione con Anci e Upi, acquisendo parere favorevole – ha proseguito De Robertis - ela delibera istituisce due aree protette speciale sono previste da norme comunitarie e i vincoli che preoccupano i pescatori FederAgripesca, ascoltati in audizione, e a tal fine abbiamo predisposto un Odg per garantire la pesca professionale sostenibile. La pesca a strascico è vietata ed esiste la possibilità di ulteriori divieti con le nuove norme comunitarie e l’Ordine del giorno collegato che noi presentiamo ha l’obiettivo di conservare la possibilità di pesca in tali zone.”
Il consigliere regionale Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) è intervenuto per segnalare “la difficoltà dei pescatori della zona per un’attività legittima” e ha giudicato “inevitabile il provvedimento con un’infrazione in corso" chiedendo di "Attivare l’azione della Giunta regionale nei confronti del Governo per salvaguardare le attività produttive in una zona, come l’Arcipelago toscano, già ricca di parchi, aree protette e divieti”.
Su questo fronte Francesco Gazzetti (Pd) ha espresso “La disponibilità a poter affrontare la questione nella commissione Europa per monitorare la questione e venire incontro alle preoccupazioni segnalate dai pescatori della zona per valutare ulteriori azioni a livello di normativa comunitaria".
"L’area marina toscana - questo il punto di vista di Marco Landi (Lega) è già altamente tutelata, ad esempio non si può più scavare in zone protette, come a San Piero all’Elba, dove ci sono le cave di granito che non hanno grande impatto ambientale e si perdono posti di lavoro. Si arriva a situazioni di abbandono del territorio e questi ulteriori vincoli producono spesso situazioni critiche”.
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