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Attualità lunedì 01 settembre 2025 ore 11:55

Ecco i fondi per i tirocini curriculari retribuiti

studenti

Lo stanziamento regionale apre la via al bando per l'anno accademico 2025-2026. Ecco chi può accedere ai contributi fino a 600 euro



TOSCANA — Centomila euro per finanziare tirocini curriculari retribuiti nei percorsi universitari per il prossimo anno accademico: lo stanziamento arriva dalla Regione Toscana grazie a una delibera approvata nelle scorse settimane dalla giunta su proposta dell'assessora regionale all'università e alla ricerca Alessandra Nardini

Le risorse saranno erogate con un apposito bando adottato dalla Azienda regionale per il diritto allo studio universitario, che rimarrà aperto per tutto l’anno accademico o sino ad eventuale esaurimento del plafond.

Il bando, che rientra nell'ambito del progetto Giovanisì, è destinato alle studentesse e agli studenti iscritti alle Università ed agli Istituti di Alta formazione artistica e musicale toscani impegnati in tirocini che rilascino almeno 12 crediti formativi universitari o che durino almeno 300 ore, validi ai fini del percorso di studi. 

I soggetti (enti o aziende pubbliche o private) che decidano di attivare un tirocinio e di riconoscere a studentesse e studenti un rimborso forfettario di almeno 600 euro possono richiedere un contributo regionale di 400 euro. Il cofinanziamento raggiunge i 600 euro se il tirocinio è attivato in favore di soggetti disabili o svantaggiati.

In pratica il contributo regionale rimborsa 400 euro mensili, che diventano 600 per studentesse e studenti con disabilità, sino ad un massimo di 6 mesi, mentre può essere richiesto dal soggetto ospitante una solo volta per lo stesso studente o studentessa. 

Per poter beneficiare di questa opportunità, studentesse e studenti interessati devono avere un’età massima di 32 anni, mentre nessun limite è previsto invece per studentesse e studenti con disabilità. Dovranno inoltre essere iscritti agli ultimi anni dei percorsi di laurea, a master o agli altri corsi del terzo ciclo di formazione universitaria.

“Un intervento importante – sottolineano il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessora Nardini - che si colloca nel solco dell’impegno che come Regione Toscana mettiamo in campo per garantire concretamente il diritto allo studio e favorire il successivo inserimento lavorativo delle ragazze e dei ragazzi. In questa legislatura abbiamo investito molto in questo senso, puntando sulla formazione come leva di emancipazione sociale e anche come strumento per offrire maggiori opportunità di successiva buona occupazione, stabile, sicura e di qualità”.


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