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Attualità venerdì 26 maggio 2023 ore 16:00
Inflazione in frenata nel carrello dei toscani
La corsa dei prezzi prosegue ma rallenta per quanto riguarda i generi alimentari. Ecco dove si spende di più nella mappa dei ricari città per città
TOSCANA — L'inflazione continua a erodere i bilanci delle famiglie toscane ma per la prima volta da tempo ad Aprile si è registrata una frenata per quanto riguarda i prezzi dei generi alimentari, fra cibi e bevande analcoliche.
Se trasporti, intrattenimento e cultura, ristorazione e alloggi volano nei rincari e in alcune città come Firenze si registrano fiammate anche oltre la media regionale del +8,7% complessivo, il carrello della spesain Toscana si fa però più leggero con l'inflazione che passa dal +13,6% al +12,3% con un calo di 1,3 punti percentuali.
Fare la spesa costa di più a Grosseto (15,1%), mentre è ad Arezzo che le famiglie pagano di meno. L'elaborazione su base dati Istat si deve a Coldiretti Toscana, ed eccola definita nella tabella sottostante che, area per area, riporta l'andamento generale dell'inflazione e quello specifico dei generi alimentari.
A livello generale, esamina Coldiretti, sono 4 le province in cui il dato generale dell’inflazione supera la media regionale: si tratta di Firenze (+0,8%) dove è cresciuta di più, Massa-Carrara (+0,7%), Livorno (+0,7%) e Pisa (+0,6%).
L’inflazione più alta si registra a Siena (9,6%), dove l’indice è rimasto stabile, seguita da Grosseto (9,4%), Massa-Carrara (9,2%), Pistoia (8,9%), Firenze (8,8%), Pisa (8,7%), Livorno (8,5%) e Lucca (8,5%) e Arezzo (7,8%).
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