
Un coccodrillo nella piscina Sheraton vicino ai clienti: «A nessuno importa». Il video dall'Australia

Attualità domenica 19 ottobre 2025 ore 16:00
Meno olive ma promettenti in frantoio

Le previsioni del Consorzio di tutela dell'olio extravergine toscano igp: Produzione tra i 22 ed i 25mila quintali
TOSCANA — Meno olive ma con rese promettenti in frantoio. Con la partenza della campagna olivicola il Consorzio di tutela fa le prime stime sulla produzione di olio toscano Igp, con previsioni che oscillano tra i 22 ed i 25 mila quintali, contro i 35mila quintali (quasi da record) dell'anno scorso.
Le prime spremiture nelle olivete costiere segnano comunque un incoraggiante incremento medio delle rese di due-tre punti percentuali rispetto allo scorso anno. Un elemento non trascurabile nel contesto di un’annata olivicola "scarica" un po’ in tutta la Toscana. Un’altalena che rientra nel ciclo produttivo dell’olivo.
La nuova annata segna il debutto del contrassegno anti contraffazione della Zecca di Stato. La “fascetta”, elaborata e stampata dall’Istituto Poligrafico dello Stato, abbraccerà il collo di ogni bottiglia di olio Toscano Igp in commercio. “La maremma – spiega Fabrizio Filippi, Presidente del Consorzio di Tutela dell’olio extravergine Toscano Igp.- è come consuetudine la prima area della regione a partire con la raccolta e da li arrivano le prime indicazioni di una stagione che dal punto di vista della quantità di olive presenti sulle piante è inferiore alla passata. Non avremo quindi le quantità di olive dello scorso anno, e di questo ne eravamo consapevoli, ma tutto sommato saremo in grado di garantire una qualità eccellente grazie proprio alla certificazione e ai requisiti previsti dal disciplinare di produzione”.
La presenza della mosca olearia, incentivata da un’estate con temperature insolitamente miti (la mosca odia il caldo), ha tenuto costantemente in allarme gli olivicoltori. “Le aziende – spiega ancora Filippi - oggi dispongono degli strumenti di monitoraggio e di contenimento per affrontare con tempestività questo temibile insetto che danneggiano le produzioni”.
Ci sono poi gli aumenti dei costi di produzione. “Dietro la produzione di un litro di olio - prosegue il presidente del consorzio di tutela- c’è un anno di lavoro reso sempre più complicato ed impervio dai fattori climatici, che non garantiscono più raccolti costanti ed omogenei e dalla concorrenza di prodotti stranieri di bassissima qualità. La competitività di questo settore, così importante per la nostra agricoltura e la nostra alimentazione, dipenderà sempre di più dalla capacità degli olivicoltori di migliorare le tecniche di produzione e gestione delle olivete, ottimizzando e riducendo i costi di produzione, ed investendo sulla qualità e sulle certificazioni come la Igp che sono un elemento di garanzia che oggi consente per esempio di non risentire del peso dei dazi americani. La richiesta di Toscano Igp è in costante aumento su tutti i mercati internazionali".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI