
L'amministrazione Trump deporta centinaia di migranti in El Salvador: il video choc degli uomini incatenati

Attualità lunedì 27 gennaio 2025 ore 18:19
Monossido di carbonio, come proteggersi dal killer silenzioso

Solo nella seconda metà di Dicembre in Toscana si sono registrati 5 decessi causati dal monossido di carbonio. L'Asl mette in guardia
TOSCANA — Solo nella seconda metà del mese di Dicembre in Toscana sono avvenuti 5 decessi causati dal monossido di carbonio, mentre altre 10 sono state intossicate dall'inalazione di questo gas inodore, incolore e insapore. Caratteristiche che lo rendono estremamente pericoloso proprio perché non viene avvertito da nessuno dei nostri sensi.
Il Dipartimento di prevenzione dell'Asl Toscana Centro, attraverso una nota, mette in guardia da questo "Killer silenzioso". I primi sintomi di un'intossicazione sono il mal di testa, nausea, una percezione visiva sfocata, dei leggeri malesseri e palpitazioni. "Sintomi - si legge in una nota dell'azienda sanitaria- che molto spesso vengono attribuiti a tutt'altri stati patologici".
"Le principali cause dei decessi e delle intossicazioni - spiega l'Asl toscana centro- sono, principalmente, sempre imputabili a manutenzioni non eseguite, impianti non a norma e comportamenti sbagliati. Gli incidenti si verificano prevalentemente in ambito domestico: per utilizzo di bracieri di legna, per la cattiva tenuta delle canne fumarie o non conformi alle vigenti normative, per insufficiente ventilazione e per l’istallazione di apparecchi termici in locali non idonei. Più in generale gli impianti e apparecchi termici se non installati a regola d’arte, correttamente manutenuti e diligentemente condotti, possono mettere a rischio la salute e la sicurezza delle persone a causa delle perdite dei prodotti della combustione e del gas di alimentazione all’interno dei locali abitati dando luogo ad intossicazioni oltre a possibili esplosioni/incendi".
Il monossido di carbonio si forma ogni volta che sostanze contenenti carbonio sono bruciate in difetto di ossigeno. Si ha una buona combustione quando l’aria ricca di ossigeno si combina in modo ottimale con il combustibile (Metano, Gpl, Legna, ecc).
Dal punto di vista strettamente sanitario il monossido di carbonio inalato si lega rapidamente all'emoglobina del sangue (essendo circa 200 volte più affine), sostituendosi rapidamente all’ossigeno, così da formare un composto chiamato carbossiemoglobina“HbCO”, la cui conseguenza immediata consiste in una riduzione dell'apporto di ossigeno a tutto l'organismo, riduzione che conduce all'asfissia “ipossia”. L'eventuale intossicazione da monossido di carbonio si rileva solo mediante il controllo del tasso di carbossiemoglobina presente nel sangue (emogas analisi con prelievo di sangue arterioso), mentre l'esposizione è rilevata misurando la concentrazione di monossido di carbonio presente nell'ambiente in cui avviene l’intossicazione.
La gravità di un'intossicazione da monossido di carbonio, spiega ancora l'azienda sanitaria, non dipende però solo dalla sua concentrazione nell'aria, ma anche dalla durata d'esposizione. "I bambini, che possiedono una respirazione più rapida - sottolinea l'Asl- così come le persone impegnate in un'attività fisica, raggiungono più velocemente un tasso di carbossiemoglobina elevato".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI