Attualità sabato 10 agosto 2024 ore 08:45
Prevenzione e reinserimento sociale, accordo tra Regione, Asl e Ceart
La Regione conferma l'impegno fino alla fine del 2025 per offrire percorsi riabilitativi alle persone con dipendenza da sostanza o gioco d'azzardo
TOSCANA — È stato rinnovato fino alla fine del 2025 l'accordo tra Regione Toscana, Asl e Ceart per la prevenzione, cura e reinserimento sociale e lavorativo delle persone con dipendenza da sostanze e dal gioco d'azzardo.
Per garantire la continuità delle azioni e dei progetti messi in campo negli ultimi tre anni, infatti, Regione, Asl e Ceart, il coordinamento degli enti accreditati, procederanno subito a ottimizzare in futuro i percorsi terapeutico-riabilitativi residenziali e semiresidenziali e a offrire una risposta sempre più integrata e adeguata ai bisogni delle persone con dipendenze.
"Si tratta di un’intesa che guarda al presente e al futuro - ha detto il presidente Eugenio Giani - che lavora per dare gambe e continuità ai progetti in essere ma anche per costruire qualcosa di nuovo per il futuro e offrire servizi ancora migliori".
"Negli ultimi venti anni, grazie ad investimenti e al lavoro coordinato tra le Asl e i soggetti della rete Ceart, in Toscana siamo stati in grado offrire un servizio pubblico di qualità ai pazienti che soffrono di dipendenze - ha aggiunto l’assessore al Diritto alla salute, Simone Bezzini - ora però è il momento di fare un ulteriore passo in avanti e dare risposte sempre più appropriate a un fenomeno che evolve velocemente, con dinamiche sempre nuove: servono interventi pubblici che tengano insieme la dimensione sociale del problema della dipendenza e i bisogni sanitari e il lavoro che faremo con le Asl e il Ceart nel 2025 andrà in questa direzione".
Nell’immediato le Asl si impegneranno a ridurre gli invii fuori Toscana, vista l'elevata qualificazione e la molteplicità e variabilità dei percorsi terapeutico riabilitativi presenti sul territorio. Nel mentre, proseguirà anche il lavoro di coordinamento e programmazione delle Tavolo delle dipendenze, presente in ciascuna Asl dal 2022 e che ha il compito di analisi delle attività relative alla presa in carico dei pazienti presenti nelle comunità territoriali, a cui si riferiscono le aziende, ma anche il luogo di confronto sul monitoraggio delle spese e delle attività.
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