La donna avrebbe perso i sensi dopo aver mangiato una minestra offerta dal titolare. Indagato un uomo di 59 anni
In una città cinese hanno costruito un pupazzo di neve alto 18 metri
Attualità domenica 31 maggio 2020 ore 17:40
Prima la telefonata e poi l'addebito sulla carta
Si moltiplicano le denunce di persone contattate al telefono da falsi bancari che, con l'inganno, riescono a farsi accreditare denaro
TOSCANA — E' l'ultimo ritrovato delle truffe telefonico-informatiche conosciute con il termine di vishing. L'allarme arriva direttamente dalla polizia postale.
Questa funziona così: i truffatori si fingono operatori bancari e telefonano alla vittima (di cui possiedono già alcuni dati personali), segnalando un problema sul conto corrente o sulla carta di credito. Poi le chiedono di attivare una 'procedura di sicurezza' di conferma che consiste nel leggere a voce alta un codice che in quel momento arriva via sms sul cellulare del diretto interessato. In realtà il codice è l'autorizzazione a una transazione bancaria, in genere sulla carta di credito, che il malvivente sta cercando di portare a segno. Se il 'codice di sicurezza' viene letto, la truffa è servita e la vittima si ritrova con un addebito illecito a carico.
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