Attualità mercoledì 12 febbraio 2025 ore 19:00
Rapporto sulla regione, 57mila famiglie in povertà assoluta

I dati di "Povertà e inclusione sociale in Toscana" sono in miglioramento, ma restano le difficoltà: i nuclei con minori sono i più esposti
TOSCANA — L'ottavo rapporto su "Povertà e inclusione sociale in Toscana", realizzato dall’Osservatorio Sociale Regionale della Regione Toscana, in collaborazione con Anci Toscana, Irpet, Centro regionale di documentazione infanzia e adolescenza, Caritas Toscana e Università di Siena, registra un lieve miglioramento rispetto all'anno precedente, ma ancora oggi, in regione, 57mila famiglie vivono sotto la soglia di povertà assoluta. A conferma della situazione di estrema difficoltà in cui si trovano tantissime famiglie toscane: il 13,2%, secondo i dati, è a rischio di povertà o esclusione sociale.
Sono molto diffuse anche le situazioni di disagio: il 15% delle famiglie ha difficoltà a riscaldare l’abitazione o a mangiare carne o pesce, il 12% non riuscirebbe a far fronte a una spesa imprevista di 800 euro. Le difficoltà sono amplificate per le famiglie con figli minorenni: il tasso di povertà assoluta è del 5,5% (a fronte di un’incidenza di povertà assoluta generale del 3,5%)
"Il rapporto evidenzia alcuni elementi di criticità significativi: vediamo, per esempio, che le famiglie più in difficoltà sono quelle con minori - ha sottolineato Serena Spinelli, assessora regionale alle Politiche sociali - notiamo inoltre che il lavoro, anche quando c’è, non garantisce l’uscita dall’area della vulnerabilità, perché è spesso povero. Allo stesso modo il rapporto ci mostra che gli strumenti universalistici e ben strutturati adottati adottati hanno un effetto nel fronteggiare la povertà molto più forte delle misure parziali, come i bonus, o di quelle che restringono troppo la platea dei beneficiari".
I dati del 2023
Secondo i dati, nel 2023 la percentuale di persone in condizione di povertà assoluta, calcolata sulla base dei redditi, continua a diminuire: era del 5,3% nel 2019, è arrivata al 3,9 nel 2022, è scesa al 3,5 nel 2023. Un dato percentuale cui corrispondono oltre 57mila. Il miglioramento è dovuto al ritorno del Pil ai livelli pre pandemici, al miglioramento del mercato del lavoro, e alla conferma, per il 2023, di alcune forme di aiuto economico come il Reddito di cittadinanza.
E proprio il passaggio da questa misura, non più in vigore dal primo Gennaio 2024, all’Assegno di inclusione, potrebbe avere conseguenze su questo trend: secondo dati aggiornati, e riferiti ai primi dieci mesi del 2024, le famiglie beneficiarie di Assegno di inclusione sono più di 14mila, con una diminuzione del 51,4% rispetto a quanti ricevevano il Reddito di cittadinanza.
La povertà nelle famiglie con minori
Delle 350mila famiglie con minori in Toscana, 19mila sono in condizione di povertà assoluta: è quanto emerge da un focus del rapporto che evidenzia come l’incidenza della povertà sia per queste famiglie superiore di 2 punti a quella delle famiglie senza minorenni: a fronte infatti di un’incidenza di povertà assoluta generale pari al 3,5% nel 2023, si trovano in questa condizione il 5,5% delle famiglie con minorenni.
Il rapporto evidenzia l’importanza, per queste famiglie delle misure di sostegno (dal bonus nido ai nidi gratis, dall’assegno unico e universale al Reddito di cittadinanza): se non ci fossero, la povertà delle famiglie con minorenni sarebbe molto più elevata, pari al 9,9%.
L’indagine Irpet del 2024
Nel rapporto, per attualizzarne i dati, è presente anche l'indagine Irpet riferita al periodo tra Maggio e Giugno 2024, su un campione di 1.650 residenti toscani.
Anche in questo caso si confermano i lievi miglioramenti nella percezione della propria situazione economica segnalati: la percentuale di toscani che considerano nel 2024 la propria famiglia povera o molto povera è l’11%, mentre era del 16% nel 2023.
In diminuzione, dal 20% al 18%, anche la quota di quanti affermano che la propria famiglia arriva con difficoltà o grande difficoltà alla fine del mese. A livello territoriale, la Toscana del sud si distingue per una percentuale più elevata di famiglie che si percepiscono povere o molto povere (19%) e che dichiarano di avere difficoltà ad arrivare a fine mese (28%).
Nonostante i miglioramenti nella percezione della propria condizione economica, una quota non trascurabile di famiglie toscane ha, tuttavia, difficoltà nel fronteggiare le spese quotidiane. Il 15% dichiara di non poter riscaldare adeguatamente la propria abitazione e di non potersi permettere il consumo di carne o pesce almeno una volta ogni due giorni. Una quota simile di famiglie ha difficoltà a pagare prodotti per i bambini, come abbigliamento, giocattoli, alimenti per l’infanzia (15%) o materiale scolastico (13%), mentre ancora maggiore è la percentuale di famiglie che ha difficoltà a coprire le spese relative alla salute (31%) e quelle per il trasporto, come treni, autobus, carburante (18%). E ancora, il 20% non può permettersi di andare al cinema o a teatro e il 28% di fare una vacanza.
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