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Attualità lunedì 14 novembre 2022 ore 16:00

Registro opposizioni, il 95,8% riceve ancora telefonate moleste

persona al telefono

Al registro anti call center si possono da poco iscrivere anche i cellulari, e tra gli utenti c'è stata un'autentica corsa. Il risultato? Non brilla



TOSCANA — Da quando la scorsa estate si è aperta la possibilità di iscrivere al Registro pubblico delle opposizioni anche il telefono cellulare, tra gli utenti c'è stata una vera e propria corsa a segnare il proprio numero e porre così fine alle telefonate moleste da parte di call center sconosciuti, talvolta con numero privato, spesso con registrazione ma comunque sempre sgradite. 

Il risultato? Non brilla. Un'indagine di Federconsumatori a distanza di mesi ha rilevato che il 98,5% degli iscritti riceve ancora telefonate indesiderate.

Ma andiamo con ordine. Il Registro pubblico delle opposizioni (Rpo) è un servizio gratuito con cui il cittadino si oppone, appunto, alle chiamate di telemarketing indesiderate. L’iscrizione annulla anche i consensi precedentemente rilasciati, tranne quelli che saranno autorizzati dopo l’iscrizione e quelli con i soggetti con cui si ha un contratto come i gestori delle proprie utenze. 

All'operatore spetta l'obbligo di consultare mensilmente il Rpo o comunque di verificare i numeri prima di avviare campagne pubblicitarie tramite telefono. A occhio e croce quest'ultimo obbligo non appare ottemperato in maniera così cristallina.

L'indagine di Federconsumatori ha rilevato alte aspettative da parte dei cittadini rispetto al servizio, tanto che il 58,9% degli iscritti ha dichiarato di aver iscritto all'Rpo il proprio numero di telefono cellulare, il 39,9% sia il numero di linea fissa che quello mobile e il 2,2% solo il numero fisso.

Ma: "Il dato più rilevante e anche allarmante che emerge dalle nostre rilevazioni - recita la nota di Federconsumatori - consiste nel fatto che il 98,5% degli intervistati, quindi la quasi totalità, dichiari di continuare a ricevere telefonate indesiderate sulla numerazione registrata anche dopo il regolare completamento della procedura di iscrizione". 

Ora da parte dei consumatori si leva la richiesta al ministero delle imprese e del Made in Italy: "E' ora di ripensare radicalmente la questione adottando - sono le parole di Federconsumatori - un sistema di opt-in con un registro dei cittadini che vogliono essere contattati, piuttosto che l’evidentemente inefficace sistema di opt-out".


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