Rischio povertà per oltre mezzo milione di toscani

Il pericolo di esclusione sociale riguarda soprattutto i pensionati ed è in aumento fra i lavoratori autonomi. L'analisi della Cgia di Mestre

TOSCANA — In Toscana ci sono 554mila persone a rischio povertà ed esclusione sociale, il 15,2% della popolazione con l'incidenza maggiore fra i pensionati e un aumento significativo fra i lavoratori autonomi il cui reddito annuo va progressivamente colando a picco con una media nazionale nel 2024 del -30%.

La fotografia arriva con un report elaborato dall'ufficio studi della Cgia di Mestre, e malgrado la Toscana rechi indicatori del benessere più elevati rispetto alla media nazionale restituisce un cono d'ombra sulla quota di toscani in scivolamento verso la povertà che colloca la popolazione regionale al decimo posto in Italia.

Infatti, come si vede dalla tabella sottostante elaborata proprio dalla Cgia mestrina, la Calabria ha una percentuale di cittadini a rischio addirittura del 48,8%. A seguire c'è la Campania col 43,5%, quindi la Sicilia col 40,9%. In valore assoluto si tratta rispettivamente di 893mila, 2 milioni e 423mila, 1 milione e 953mila cittadini.

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"Il rischio povertà o esclusione sociale è un indicatore molto complesso - spiegano gli esperti - che è dato dalla somma delle persone che si trovano in almeno una delle seguenti condizioni: vivono in famiglie a rischio povertà; vivono in famiglie in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale; vivono in famiglie a bassa intensità di lavoro".

"Ovviamente - sottolineano - tra le categorie monitorate dall’Istat la più disagiata economicamente e socialmente è quella dei pensionati, dove il rischio povertà delle famiglie è addirittura al 33,1%".

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