Attualità martedì 06 maggio 2025 ore 18:30
Il nuovo codice della strada frena il vino in Toscana

Coldiretti stima un calo di fatturato tra il 10 e il 20% e invita al consumo consapevole: "I limiti da rispettare sono sempre gli stessi"
TOSCANA — Il nuovo codice della strada frena le vendite di vino in Toscana. A mettere i dati nero su bianco è Coldiretti Toscana, secondo la quale nei primi mesi dell'anno il calo di fatturato per le imprese del settore ha oscillato tra il 10 e il 20%.
I dati sono stati illustrati in occasione del lancio della campagna “Keep calm and bevi vino italiano”, lanciata insieme a Filiera Italia e Fipe-Confcommercio a Verona durante il vinitaly e presentata al TuttoFood in corso a Milano.
“La sicurezza e la vita delle persone sono al primo posto. Quando una legge riesce a salvare vite è una legge efficace che va sostenuta ed applaudita. – commenta la presidente di Coldiretti Toscana, Letizia Cesani – La campagna mediatica che ha accompagnato l’introduzione delle modifiche del codice della strada ha maturato nell’opinione pubblica un messaggio non corretto: non si può guidare se bevi. E’ stato uno spot dannoso per i viticoltori, per i ristoratori, per la filiera del cibo e per la stessa legge poiché non dice assolutamente che non si debba consumare vino. I limiti di consumo sono rimasti gli stessi di un anno fa e dell’anno prima (0,5g/l), ad essere cambiate sono le sanzioni che sono più severe”.
Secondo Coldiretti Toscana è “necessario correggere il tiro e raddrizzare la rotta per non penalizzare ulteriormente un settore importante ed una bevanda, il vino, che è una componente della Dieta Mediterranea. Al ristorante, così come in agriturismo o a casa propria, si può bere con consapevolezza e moderazione e allo stesso tempo ci si può mettere alla guida in sicurezza. – spiega ancora la presidente Cesani - E’ questa la grande differenza”.
E sempre nell'ottica di un consumo consapevole di inserisce l’etilometro digitale integrato nell’app Fipe, che tramite l'inserimento di alcuni dati aiuta a stimare proprio tasso alcolemico prima di mettersi alla guida. Un altro strumento su cui puntano i viticoltori è quello della “doggy bag” per il vino sfruttando un’abitudine in crescita tra i toscani, ovvero quella di portare a casa gli avanzi del pasto: secondo un recente sondaggio online di Coldiretti Toscana.lo fanno almeno 4 su 10.
"Un comportamento intelligente e sostenibile - conclude Coldiretti- da estendere anche al vino non consumato al tavolo che permette di degustarlo ed apprezzarlo in un secondo momento e allo stesso tempo sostenere i viticoltori che si prendono cura del territorio e delle tradizioni".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI