Attualità lunedì 16 novembre 2020 ore 17:00
Anticorpi 'persistenti' nei guariti dal Covid
Sono stati individuati eseguendo test sierologici su un campione di 7.000 residenti in 5 Comuni molto colpiti dalla prima ondata della pandemia
TRENTO — Uno studio dell'Istituto superiore di sanità, coordinato da Paola Stefanelli, ha portato alla scoperta della persistenza di anticorpi che bloccano la malefica proteina spike del SarsCov2 (quella che consente al coronavirus di attaccare le cellule umane) nelle persone che si sono ammalate di Covid-19 durante la prima ondata della pandemia.
La scoperta è avvenuta sottoponendo a test sierologico 7.000 persone residenti in cinque Comuni del Trentino particolarmente colpiti: Canazei, Campitello di Fassa, Vermiglio, Borgo Chiese e Pieve di Bono-Prezzo.
"La ricerca ha dismostrato che, dopo quattro mesi dall'infezione, gli anticorpi verso la proteina spike erano rimasti nella grande maggioranza delle persone - ha spiegato Gianni Rezza del Ministero della salute - mentre gli altri tendevano a scomparire. In termini vaccinale, significa che la maggior parte delle persone che hanno questi anticorpi sono protette. Dobbiamo però essere cauti perchè abbiamo ancora poche evidenze scientifiche fuori dai laboratori".
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