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Attualità martedì 01 marzo 2022 ore 19:35

Ucraina, attesi 800mila profughi in Italia

Una manifestazione per la pace in Ucraina
Una manifestazione per la pace in Ucraina

Proseguono le iniziative di solidarietà in tutta la Toscana. Avviate raccolte fondi e di beni di prima necessità da portare alle zone di confine



TOSCANA — Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha confermato anche oggi l'impegno dell'Italia per sostenere l'Ucraina sotto l'attacco della Russia dal punto di vista umanitario e migratorio. Secondo l'associazione Italia-Ucraina potrebbero arrivare in Italia fra le 800mila e le 900mila persone, visto che gli ucraini che vivono sul nostro Paese sono circa 236mila e molti hanno familiari che cercheranno di raggiungerli. I dati dell'Unhcr stimano circa 7 milioni di sfollati ammassati nei campi profughi e 3-4 milioni di rifugiati all'estero.

I governatori delle regioni italiane Toscana compresa, si confronteranno domani con il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio sulle misure da adottare a sostegno della crisi umanitaria in Ucraina. Lo ha reso noto la Conferenza delle Regioni.

Nel frattempo proseguono la mobilitazione per gli aiuti e le iniziative per la pace. Ne citiamo alcune.

A Livorno un centinaio di ucraini hanno manifestato in piazza Grande contro la guerra, chiedendo aiuto, medicinali, generi alimentari. "I nostri connazionali ci hanno scritto dall'Ucraina che, sotto i bombardamenti, non hanno pane - hanno spiegato i manifestanti - Per questo stamani abbiamo fatto partire da Livorno due pulmini carichi di generi alimentari, pasta e scatolame".

Le Misericordie della Toscana, in collaborazione con il Consolato ucraino di Firenze, hanno dato vita a una raccolta centralizzata di beni di prima necessità. La Federazione regionale e i 12 coordinamenti territoriali si muoveranno in maniera organizzata per raccogliere farmaci e alimenti non deperibili, trasportandoli con una propria colonna mobile fino alle zone di confine della Polonia e della Romania dove si stanno ammassando migliaia di profughi.

Da Prato è partito un primo carico di aiuti per l'Ucraina e un altro partirà domani grazie alla raccolta organizzata dalla Croce d'oro e dall'Anps, l'associazione nazionale della Polizia di Stato. Nelle sedi delle due associazioni si è generata una gara di solidarietà in risposta all'appello lanciato da Amatafrica, con decine di cittadini che hanno donato capi di abbigliamento, materiale sanitario, coperte, generi alimentari, pannolini, tappetini per dormire, materiale per scaldarsi.

Nel corso di una veglia di preghiera che si è svolta nel duomo di Lucca sono stati raccolti 7.000 euro che saranno utilizzati dalla Caritas diocesana per l'emergenza in Ucraina.

Ad Arezzo e in numerose località della provincia sempre la Caritas ha avviato una raccolta di beni di prima necessità come sacchi a pelo, asciugamani, coperte (lavati e imbustati), alimenti non deperibili, detersivi e prodotti per l'igiene e per l'infanzia. La Caritas diocesana ha messo il numero 0575-354769 per registrare la disponibilità all'accoglienza di persone o nuclei familiari provenienti dall'Ucraina.

Grande adesione anche all'appello per la raccolta dei farmaci per le popolazioni ucraine lanciato dalla Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani, Assofarm, Banco Farmaceutico, Adf, Assoram, Confindustria Dospositivi emdici, Egualia, Farmacie Unite, Farmindustria, Federchimica Assosalute, Federfarma, Federfarma servizi, Fnpi e Unaftisp. "Un gesto di pace, come tutti i segni di solidarietà a cui hanno aderito tutti i protagonisti del mondo della farmaceutica e dei dispositivi medici" ha spiegato il presidente della Fofi Andrea Mandelli.

L'Istituto degli Innocenti di Firenze si è messo a disposizione della Commissione per le adozioni internazionali e del Governo italiano per partecipare alla rete di accoglienza che si sta strutturando in Toscana, e a Firenze in particolare, per bambini ucraini e per madri con il loro bambino. Le autorità italiane sono al lavoro per creare le condizioni per far partire i profughi in sicurezza, creando corridoi speciali per i minori e le famiglie in fuga dall'Ucraina. L'Istituto degli Innocenti darà quindi il proprio supporto, così come già accaduto per l'emergenza Afghanistan con i nuclei familiari che hanno trovato riparo in Italia dal regime talebano.


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