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Monitor Consiglio martedì 21 ottobre 2025 ore 15:20 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana
"Una vergogna che non ci fermerà"
Il consigliere regionale Iacopo Melio contro l'emendamento della Lega al DDL Valditara che vieta l'educazione sessuo-affettiva nelle scuole
FIRENZE — Il consigliere regionale Pd Iacopo Melio interviene sull'emendamento della Lega al DDL Valditara che vieta l'educazione sessuo-affettiva nelle scuole medie.
"Con un emendamento della Lega approvato in Commissione Cultura della Camera, l’educazione sessuo-affettiva è stata del tutto eliminata dalla scuola primaria e secondaria di primo grado, lasciandola soltanto alle scuole secondarie di secondo grado purché ci sia il consenso dei genitori che dovranno conoscere temi e materiale didattico".
"Forse qualcuna o qualcuno di voi penserà “meglio così”, ma il problema sta tutto nella disinformazione in merito ed è proprio su questa che il Governo fa leva in modo vergognoso: svolgere educazione affettiva alle scuole elementari e medie non è (ovviamente!) la stessa cosa che svolgerla alle scuole superiori, essendo tre percorsi diversi con contenuti e obiettivi decisamente diversi".
"Vogliamo l’ora di educazione alla sessuo-affettività in ogni ordine e grado non certo per costruire una società “indottrinata”, come Salvini, Vannacci e Meloni ritengono combattendo il famoso fantasma del Gender (che poi, quando chiedi loro cosa sia nemmeno sanno rispondere…), bensì più empatica, sensibile, rispettosa del consenso e di tutte le identità altrui. Una società che metta al centro le persone e i loro sentimenti, che impari a contrastare la violenza di genere a partire dai sei anni e che comprenda la necessità di una piena parità".
Personalmente continuerò a portare avanti questa tematica e a battermi nelle Istituzioni, come fatto in questi ultimi cinque anni, perché credo nella necessità di mettere al centro il benessere fisico (al Governo, evidentemente, non importa nemmeno fare prevenzione contro le infezioni sessualmente trasmissibili o sulle gravidanze precoci e la contraccezione) e quello psicologico (per esempio educando al rispetto di tutti i corpi, soprattutto in età delicate).
Così, mentre il “fai da te” porta a una formazione tossica e distorta affidandosi alla tanto condannata pornografia (un’altra incoerenza del Governo Meloni), dopo questo scandalo mi auguro che nessun politico o politica pianga la morte della prossima donna uccisa dalla società patriarcale e maschilista, perché da oggi quel politico o quella politica può ufficialmente dirsi complice."
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