Cronaca giovedì 11 maggio 2017 ore 14:28
Il netturbino che arrotonda coi rifiuti tessili
Un dipendente di una ditta a cui Alia ha affidato il servizio di raccolta porta a porta durante il turno raccoglieva gli scarti tessili e li smaltiva
PRATO — Aveva scaricato illegalmente 30 sacchi di scarti tessili in un terreno privato, ma è stato beccato: protagonista della vicenda il dipendente di una ditta di raccolta di rifiuti che lavora per Alia. L'uomo durante il proprio turno di lavoro avrebbe dovuto raccogliere la spazzatura proveniente dal Macrolotto zero e portarla presso l’impianto in via Paronese.
Non avrebbe potuto invece raccogliere i sacchi contenenti gli scarti tessili, che sono da considerarsi rifiuti speciali e quindi vanno smaltiti mediante apposite ditte autorizzate.
Al vaglio degli inquirenti l’ipotesi di un compenso extra elargito al dipendente per poter ritirare tali rifiuti che invece di essere portati in impianto venivano abbandonati per strada o in terreni privati.
L’indagine è partita dalla segnalazione di un cittadino pratese che nel proprio terreno a Iolo ha ritrovato una trentina di sacchi contenenti ritagli tessili, plastica e organico e si è quindi rivolto alla Municipale per denunciare il fatto. Grazie alla targa, fornita da un testimone dell’evento, il Nucleo di Polizia Ambientale è riuscito a risalire al conducente del mezzo.
Il netturbino è stato deferito all’autorità giudiziaria per abbandono di rifiuti e dovrà ora scontare una pena da tre mesi ad un anno . Dovrà inoltre sostenere le spese sostenute dall’Amministrazione comunale per la rimozione dei rifiuti.
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