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Attualità mercoledì 06 gennaio 2021 ore 14:00
Gattina uccisa a fucilate, guerra sui social
L’Enpa denuncia il grave fatto avvenuto nel centro di Montevarchi e gli attacchi ingiusti rivolti ai padroni e all’associazione via facebook
MONTEVARCHI — Luna è morta sotto i colpi di un fucile. Qualcuno ha imbracciato l’arma, ha aspettato che la gattina uscisse di casa per il solito giretto e le ha sparato. Un fatto grave, ancora di più perché – a quanto pare – avvenuto nel centro abitato di Montevarchi.
A denunciare il fatto è stato due giorni fa l’Enpa del Valdarno che, sui social, ha raccontato la vicenda, spiegando che le persone che avevano avuto in adozione dall’ente la micia avevano sporto denuncia, che l'ente protezione animali si è dichiarato parte civile e che i Carabinieri stanno indagando.
“Con estremo dolore, comunichiamo che una nostra gattina felicemente adottata mesi fa è stata uccisa a fucilate. Il fatto gravissimo, avvenuto in pieno centro abitato nel territorio del comune di Montevarchi è qualcosa che ci lascia, come ogni violenza, esterrefatti dall'ignoranza e dalla mancanza di empatia verso gli altri abitanti del pianeta. Una rabbia enorme: li soccorriamo dalla strada, li allattiamo, li affidiamo a persone meravigliose e poi? Tutto finisce a causa dell'animale più pericoloso” si legge nel messaggio postato su facebook.
Ma proprio su facebook si è scatenato di tutto. Tra gli oltre settecento commenti indignati per l’accaduto ve ne sono state decine che hanno profondamente scosso i volontari dell’associazione. Molte persone per lo più di altre zone e regioni, hanno accusato i padroni della gattina di non essersene presi cura a sufficienza, lasciandola uscire di casa e non controllandola nei suoi spostamenti.
“Siamo sconvolti” si legge in un altro post dei volontari dell’Enpa Valdarno. “Non tollereremo più alcun attacco alla nostra associazione, ai nostri volontari e alla famiglia meravigliosa che ha tenuto la gattina fino ad ora come si dovrebbe fare, con ogni criterio. Ci siamo ritrovati sotto attacco da decine di persone extrazona e regione, le quali accusano la nostra sezione di aver dato la gatta a persone che non l'hanno protetta, annoverando ipotesi e presupposti ideologici che vanno contro la legge e l'etologia felina. La gattina poteva uscire tranquillamente e serenamente essendo sterilizzata, nel suo quartiere residenziale idoneo alla vita interno-esterno” spiegano ancora i volontari. La gattina non è stata uccisa per negligenza o sprovvedutezza di nessuno, volontari compresi. La gattina è stata uccisa per mano di un umano e non è annunciando, ripetiamo erroneamente sia a livello legale che etologico, una ipotetica chiusura a-priori in appartamento per la specie felina, che si risolve il problema. Siamo sconvolti – concludono dall’Enpa - da questo attacco proveniente da persone che credono di conoscere i gatti”.
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