Attualità venerdì 18 settembre 2015 ore 13:42
"Una vergogna il mausoleo intitolato a Graziani"
Stazzema e Marzabotto parte civile nel processo contro il sindaco di Affile che dette il via libera al sacrario intitolato al maresciallo fascista
STAZZEMA — Dopo i comuni di Montignoso e Carrara anche le madaglie d'oro Stazzema e Marzabotto si sono costituiti parte civile nel processo per apologia di fascismo. Davanti ai giudici del tribunale di Tivoli gli imputati: il sindaco e due assessori di Affile.
E' "una vergogna spendere denaro pubblico per celebrare un criminale di guerra", commentano nella nota stampa i sindaci di Stazzema e Marzabotto, Maurizio Verona e Romano Franchi.
"Porteremo in aula - aggiungono - la voce delle nostre Comunità in rappresentanza di tutte le comunità martiri del fascismo. Risulta assurdo ancora oggi dover ricordare gli orrori del fascismo che non fu una dittatura bonaria, ma ebbe eguali responsabilità nel nazismo per lo scoppio della Seconda Guerra mondiale: la dimenticanza, l'oblio sono il peggiore dei mali perché ci fanno chiudere gli occhi sulle tragedie di oggi che sono le stesse di allora alla cui base ci sono ancora l'ingiustizia e la guerra".
Il mausoleo, realizzato con i contributi della regione Lazio, era dedicato a Graziani, figura del fascismo e uno dei firmatari delle leggi razziali, che condannarono alla deportazione nei campi di sterminio cittadini italiani di religione ebraica.
Stazzema e Marzabotto furono protagonisti di due degli eccidi nazisti più terribili: a Marzabotto, il comune più colpito della Strage di Monte Sole, furono trucidati e uccisi, fra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, dopo sei giorni di violenze, 770 civili. A Stazzema il 12 agosto del 1944 morirono per mano dei nazisti con l'aiuto di fascisti del posto 550 persone, per lo più vecchi, donne e bambini.
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