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Attualità sabato 25 aprile 2020 ore 16:00

La Liberazione nel silenzio del Sacrario

celebrazioni 25 aprile a Sant'Anna di Stazzema

A Sant'Anna di Stazzema le celebrazioni del 75° Anniversario della Liberazione. "La memoria è un dovere anche nell'emergenza Covid"



STAZZEMA — In un’atmosfera surreale, si è svolta questa mattina, sabato 25 aprile 2020, la cerimonia di deposizione delle corone al Sacrario di Sant’Anna di Stazzema per la commemorazione del 75° Anniversario della Liberazione. Nel rispetto dei provvedimenti relativi all’emergenza sanitaria del Covid-19, nella mattinata del 25 aprile 2020 sono state deposte tre corone di alloro al Monumento Ossario, dove riposano i Martiri di Sant’Anna.

Il Comune di Stazzema, la Regione Toscana, l’Associazione Martiri di Sant’Anna hanno voluto omaggiare il 25 aprile, la Liberazione, i partigiani e tutti coloro che ci hanno donato la libertà.

Presenti il Sindaco di Stazzema Maurizio Verona, il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani, il Presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna Enrico Pieri, il consigliere della Regione Toscana Stefano Baccelli.

“Il 25 aprile festeggiamo coloro che ci hanno dato libertà e democrazia- ha detto il Sindaco Maurizio Verona- E’ una festa e la solitudine in cui oggi ci troviamo è insolita e ci fa riflettere sulla situazione in cui stiamo vivendo. Oggi che le nostre libertà sono limitate, per l’emergenza sanitaria, ci rendiamo conto ancora di più di quanto sia preziosa la libertà che ci è stata donata il 25 aprile 1945 dalle donne e dagli uomini che hanno combattuto per sconfiggere il fascismo e il nazismo".

“Nella Toscana di oggi, come nella Toscana di 76 anni fa, Sant’Anna di Stazzema rappresenta il momento di maggiore drammaticità e di forza del messaggio che venne dato durante la Resistenza - ha detto il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Eugenio Giani - Nel 25 aprile noi riviviamo i valori della libertà, della giustizia, della democrazia, della solidarietà che tanto oggi ci servono e che sono scolpiti nella Costituzione. Scolpiti attraverso il sangue di tanti innocenti come i 560 martiri di Sant’Anna. Oggi viviamo una sfida diversa quanto importante ed impegnativa per il nostro Paese”. 

“Il 25 aprile 1945 per noi non fu una festa. Eravamo ancora pieni di dolore - ricorda Enrico Pieri - Dopo 75 anni siamo ancora qui. Da allora siamo ripartiti e siamo risaliti. Le nostre case erano distrutte, paino piano siamo riusciti a ricostruire. Vorrei dire ai giovani di non perdersi d’animo. Dobbiamo avere un po’ di ottimismo. Ci sarà della sofferenza però riusciremo a superare questa crisi che ora ci sta attanagliando. Arriveremo ad una rinascita, ad avere un futuro migliore per tutti. E un’Europa migliore, unita, che ci ha dato la pace dopo la guerra”.


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