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Lavoro giovedì 09 ottobre 2014 ore 13:51
Mobilitazione per salvare l'Eni di Stagno
Confronto in Regione fra l'assessore Simoncini, le istituzioni e i sindacati sul futuro della raffineria livornese. A rischio 1200 posti di lavoro
FIRENZE — Nello stabilimento di Livorno lavorano 460 dipendenti diretti, in stato di agitazione da una settimana. Sono invece 700 invece i lavoratori dell'indotto.
Il nuovo progetto industriale presentato dal'amministratore delegato Claudio Descalzi prevede una riorganizzazione degli stabilimenti di Gela, Taranto, Stagno (a Livorno) e Porto Marghera. Riorganizzazione che prevede tagli agli organici e, nel caso di Stagno, la probabile vendita della fabbrica.
La raffineria di Livorno era già stata messa in discussione nel 2009 dall'allora ad Scaroni perchè ritenuta ''troppo piccola e improduttiva''.
Scopo dell'incontro di oggi in Regione è quello di individuare una strategia comune per tutelare la fabbrica livornese e portare entro la fine del mese la vertenza all'attenzione del governo Renzi.
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