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Attualità sabato 24 giugno 2017 ore 08:34
Addio a Rodotà, il cordoglio della Toscana
Il giurista e parlamentare si è spento a 84 anni. Oggi la camera ardente a Montecitorio. Tanti i messaggi di saluto anche sul web
FIRENZE — Lutto nel mondo della politica e del diritto italiano. Stefano Rodotà era nato a Cosenza il 30 maggio del 1933. E' stato giurista, parlamentare, leader della sinistra ma sempre da indipendente.
Nel 1993 si dimise da vicepresidente della Camera. Dal 1997 al 2005 è stato Garante della Privacy.
Nel 2013 il M5s lo candidò alla presidenza della Repubblica al posto di Giorgio Napolitano.
La notizia della sua scomparsa è stata accolta anche in Toscana con tanti messaggi di cordoglio e di vicinanza alla famiglia.
"Ci lascia un grande giurista, un grande uomo di cultura, un accademico rigoroso che metteva tuttose stesso nel suo lavoro e nelle sue sfide", ha detto dopo avere appreso la notizia il sindaco di Firenze Dario Nardella. "Ho avuto occasione, da studioso del diritto, di ascoltarlo in molte iniziative - ha aggiunto Nardella - e ricordo i suoiinterventi puntuali e appassionanti". "Alla famiglia - ha concluso il sindaco - vada ilcordoglio della città e mio personale".
Cordoglio anche da parte del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi."Con grande dispiacere ho appresodella scomparsa di Stefano Rodotà. È una perdita profonda per ilPaese e per il pensiero italiano. È nostro compito nondisperdere l'immenso patrimonio di idee, analisi, contributi che la sua opera di fine giurista e di preziosa personalità politicaci ha lasciato".
"Con la sua teoria dei diritti- ha detto poi il presidente di Aici Valdo Spini - Stefano Rodotà ha aperto nuove strade per la sinistra italiana, dimostrando quanto fosse sorte in lui il legame tra il giurista e l'uomo politico".
La vicepresidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi ha ricordato Rodotà come un uomo che "ha dedicato la vita ai diritti e alla loro declinazione istituzionale e civile. Un uomo dello Stato e dalla parte dei cittadini, un esempio di intelligenza arguta e instancabile al servizio della cosa pubblica, per mantenere vivo il patrimonio regalatoci dalla Carta Costituzionale e per attuarlo in ogni suo cardine. Diritti,Costituzione e libertà i parametri che hanno sempre scandito le sue battaglie politiche e civili".
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