Attualità giovedì 20 giugno 2019 ore 13:36
Santa Fiora è rinnovabile al cento per cento
Lo dice un rapporto di Legambiente che mette il Comune amiatino tra quelli più virtuosi insieme a Monterotondo Marittimo, Montieri e Pomarance
SANTA FIORA — C'è anche Santa Fiora tra i Comuni italiani cento per cento rinnovabili secondo il rapporto 2019 di Legambiente.
Dati alla mano, il monitoraggio annuale offre una “misura” di quanto siano rinnovabili i territori italiani e di quali attività green mettano in campo, attraverso processi produttivi coniugati con l'utilizzo di risorse rinnovabili, che ne fanno delle eccellenze ambientali da prendere a modello.
Il rapporto racconta 100 storie virtuose di cooperative energetiche, aziende agricole e piccole e medie imprese, condomini, famiglie e amministrazioni comunali. Di queste rientrano nello speciale elenco (in ordine alfabetico) dei Comuni 100 per cento rinnovabili, solo 41 amministrazioni comunali in tutta Italia, tra le quali Santa Fiora.
Per essere riconosciuti Comuni 100 per cento rinnovabili è necessario produrre una quantità maggiore di energia elettrica e termica di quella consumata dai cittadini residenti, muovendo il più efficace mix tra le diverse fonti rinnovabili installate che devono essere minimo 3 tecnologie diverse.
Per costruire la classifica Legambiente mette assieme le informazioni raccolte che riguardano i diversi impianti installati nei territori calcolando il rapporto tra energia prodotta e consumata e prendendo in esame ogni aspetto della produzione energetica da fonti rinnovabili, la produzione elettrica con solare idroelettrico o eolico, le biomasse, lo sfruttamento dell’energia termica per usi civili e industriali, come il teleriscaldamento e il solare termico.
“Santa Fiora rientra nella classifica di Legambiente – spiega Emiliano Lazzeroni, capogruppo in Consiglio comunale con deleghe all’ambiente, agricoltura, caccia e pesca e viabilità – insieme ad altri tre comuni geotermici della Toscana, grazie soprattutto al teleriscaldamento domestico, a zero emissioni, oltre che al gigantesco surplus di corrente elettrica prodotta dalle centrali, tra le quali quella di Bagnore. Gli altri Comuni sono Monterotondo Marittimo, Montieri e Pomarance”.
“Occorre dire – prosegue Emiliano Lazzeroni - che la maggior parte dei comuni 100% rinnovabili sono del nord Italia e sfruttano, spesso, il grande idroelettrico e sistemi di cogenerazione a biomasse che sono all’avanguardia. Il nostro risultato, quindi, se paragonato a queste grandi realtà, è ancora più importante, perché testimonia le capacità di un piccolo comune come il nostro di stare al passo con le realtà più dinamiche e innovative, in un settore come quello ambientale, che sta diventando di primaria importanza, anche alla luce dell’impegno nel recepire la nuova direttiva europea con le regole sull’autoconsumo e le comunità energetiche. Ringraziamo Davide Franceschelli che ha seguito la pratica per il Comune di Santa Fiora.”
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