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Attualità lunedì 03 novembre 2025 ore 12:00
L'architettura di Peccioli sul tetto del mondo

Il progetto Land-cr.af.t.ed è stato premiato dalla piattaforma Architizer per la visione innovativa, la qualità costruttiva e l'impatto sociale
PECCIOLI — L'architettura contemporanea di Peccioli sul tetto del mondo grazie al riconoscimento ottenuto dal progetto Land‑Cr.Af.T.Ed, premiato all’interno della prestigiosa selezione Architizer A+Awards 2025 – Best of Year. Ogni anno, la piattaforma Architizer premia i progetti che meglio interpretano i valori di innovazione, qualità costruttiva e impatto sociale. In questa edizione, fra studi e opere provenienti da Stati Uniti e vari Paesi tra Asia, Europa e Oceania, Peccioli si è distinta come simbolo di un’Italia capace di proporre visioni territoriali coraggiose e sostenibili.
Il progetto di Peccioli, firmato da C+S Architects, ha vinto nella categoria Architectural Concept > Vision for Housing battendo finalisti di alto livello, come ad esempio “La casa del sole e del vento” (Qeshm, Iran), “La Casa Chacala” (Nayarit, Messico), “Le Carrousel” (Quebec, Canada) e “La casa per due” (New York, Stati Uniti).
Il progetto di pixel-farming di Peccioli, poi, dopo aver trionfato nella sua categoria è stato insignito del titolo di Best Architectural Concept of the Year. Un premio di livello superiore assegnato a soli 6 progetti provenienti da tutto il mondo, divisi per categorie. Peccioli ha trionfato nella sezione “concetto architettonico dell’anno” al fianco di opere come Counterweight, video-progetto dello studio Olson Kunding di Seattle, Stati Uniti, e The Archatographic Map of the Incomplete Landscapes on Pedra Branca di Eugene Tan (Singapore).
"A Peccioli - spiega una nota dell'amministrazione comunale - il riconoscimento assume un valore speciale: non solo per la qualità estetica e costruttiva dell’intervento, ma perché rappresenta la continuità di un percorso di rigenerazione che il borgo porta avanti da anni, con una visione in cui architettura, cultura e comunità si fondono in un modello di sviluppo sostenibile".
Il progetto
Le 12 unità abitative prefabbricate nell’area di Santo Stefano a Peccioli e a basso impatto ecologico (costruite in legno e terra cruda) reinterpretano le case coloniche toscane, qui realizzate con tecniche di stampa 3D. In un’area di 11,76 ettari con una capacità edificatoria di meno di 3.000 metri quadrati, le nuove residenze sociali sono state disegnate come una comunità di micro-fattorie che traducono il sistema dei casali storici toscani in forme e materiali contemporanei.
Le dimensioni sono variabili da 80 ai 130 metri quadrati, ogni unità è caratterizzata da uno spazio di soggiorno/cucina e una, due o tre camere, secondo i canoni classici dell’edilizia sociale. Ogni unità è disegnata da un recinto in terra cruda che definisce anche un suolo coltivabile. Qui si innesta il concetto agricolo innovativo del “pixel-farming” dove è la varietà delle specie e la biodiversità a garantire un’alta produttività.
Il progetto nasce con l’obiettivo di ridare vita e dignità alle aree rurali, spesso marginalizzate dai processi di urbanizzazione e spopolamento. L’idea di Segantini è quella di trasformare l’abitare in un atto collettivo e rigenerativo, in cui le persone ritrovano un legame profondo con la terra e tra loro.
Le abitazioni, prefabbricate come kit riciclabili, promuovono un approccio circolare. Il progetto mira inoltre a creare una comunità multietnica, capace di coltivare e condividere cibo di qualità e saperi provenienti da diverse culture, fondendo innovazione, inclusione e sostenibilità ambientale in un nuovo modello di abitare e produrre in armonia con la terra.
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