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Cronaca venerdì 17 gennaio 2025 ore 09:50
Variazioni patrimoniali non dichiarate, scatta il maxisequestro

L'imprenditore era sottoposto a monitoraggio a causa di una condanna pregressa, ma non ha rispettato l'obbligo. Lo ha scoperto la guardia di finanza
PROVINCIA DI AREZZO — Una condanna per delitti commessi al fine di agevolare le attività delle associazioni mafiose, e poi il monitoraggio della situazione patrimoniale a cui non avrebbe ottemperato, omettendo la comunicazione delle variazioni patrimoniali: è scattato un maxisequestro di beni per l'imprenditore protagonista della vicenda, emesso per un valore di circa 220mila euro in tutto e concernente un immobile, 3 terreni in Calabria, 2 autoveicoli, crediti commerciali e disponibilità finanziarie.
Il provvedimento cautelare è stato eseguito su delega della procura di Arezzo dalla guardia di finanza di Firenze e della stessa Arezzo.
L'imprenditore in questione risulta condannato con sentenza definitiva dal tribunale di Catanzaro per estorsione aggravata dall’agevolazione e dal metodo mafioso: avrebbe omesso di comunicare nel tempo le variazioni del proprio patrimonio, obbligo previsto dal Codice Antimafia e finalizzato a monitorare per 10 anni gli investimenti di coloro che sono stati sottoposti con provvedimento definitivo o a misura di prevenzione, o come in questo caso a condanna.
L'uomo però nel tempo aveva comprato un immobile e ceduto invece un'imbarcazione, senza dirlo. Loo hanno rilevato le indagini del nucleo di polizia economico-finanziaria (Pef) di Arezzo e il gruppo d'Investigazione sulla criminalità organizzata (Gico) del nucleo Pef di Firenze: è scattato il sequestro.
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